Aziende

Marketing – Come si è evoluto lo scarpino da calcio

L’ idea di rompere con lo stile classico delle scarpe da calcio, che proponeva modelli rigorosamente in nero, va attribuita per prima alla casa veneta Diadora. L’ azienda italiana è stata infatti la prima a divulgare scarpe da calcio a tinta unita in colori alternativi. È il 1980 quando l’ ala del Napoli Roberto "Pippo" Filippi scende in campo con un paio di scarpe completamente bianche: l’ impatto è forte, l’ effetto immediato. E subito copiato: le principali aziende del settore si accorgono che gli scarpini a colori, indossati da campioni di livello mondiale, costituiscono uno strumento efficace per promuovere la visibilità del marchio, fino a quel momento relegato a mo’ di piccolo fregio. Il passo successivo è stato quello della personalizzazione, perfezionata sempre da Diadora in occasione dei Mondiali del 1998: in terra di Francia fanno la loro apparizione le scarpe che propongono i colori delle bandiere nazionali, da quelle orange dell’ olandese Seedorf al modello giallo e verde indossato in finale dal portiere del Brasile Taffarel. In casa nostra, grande successo ha riscosso la scarpa creata da Diadora per Roberto Baggio: tutta azzurra, il colore del Brescia e della Nazionale, in cui sono in molti a volerlo rivedere. Ora invece si passa dalle Rosse di Ibrahimovic alle verdi di Cristiano ronaldo alle gialle di Bobo Vieri..

Previous post

Marketing - Le partnership tecniche del calcio italiano

Next post

Olimpiadi - L'impegno di Technogym per i Giochi di Pechino 2008

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *