Serie A - Serie B

Marketing – I club si alleano con gli istituti di credito per il lancio della tessera del tifoso (rassegna stampa9

L’abbonamento allo stadio? Si paga a rate
Al pallone il calcio d’inizio è stato dato, alla crisi degli abbonamenti non ancora. Eppure i club di Serie A ci hanno provato in tutti i modi. Già da metà agosto i dati parlavano chiaro: «Delle 340 mila tessere vendute nella stagione 2009-2010, se ne perderanno almeno il 20%». Tante le possibili spiegazioni del calo: l’obbligo di sottoscrivere la tessera del tifoso, la crisi economica che ha evidentemente pesato anche sui portafogli dei tifosi, la sempre più ricca offerta delle televisioni, con l’affermarsi del digitale terrestre e della piattaforma Mediaset al fianco del sempre più ricco bouquet di Sky.

Proprio le tv hanno di fatto imposto alla Lega lo «spezzatino» delle giornate di campionato, mettendo in crisi gli abbonati, abituati alla sacralità della domenica pomeriggio. Come contrastare allora la perdita di abbonamenti? Una delle risposte più interessanti è venuta dal Napoli, che prevede un sistema di finanziamento per agevolare i tifosi. La società ha rinnovato l’accordo con Prestitempo, divisione del Gruppo Deutsche Bank specializzata nel credito alle famiglie. Il finanziamento permette di coprire in 12 rate mensili (con un costo di istruzione della pratica pari al 2% del totale) il costo dell’abbonamento allo stadio San Paolo (da 190 a 750 euro). Da Prestitempo fanno sapere che oltre il 20% degli abbonati ormai si affida alla formula a rate e a ogni finanziamento sono collegati una media di 3 abbonamenti (praticamente un intero nucleo familiare). Anche l’Inter ha seguito la società partenopea affidandosia ProFamily (gruppo Bpm). L’offertaè rivolta a quanti sottoscrivono un abbonamento valido per le prossime tre stagioni, a prezzo bloccato, con possibilità di pagare in 10 o 20 rate (Tan 0%, Taeg 8,36%). Per chi paga in contanti, invece, è previsto uno sconto del 5%. Genoa, Fiorentina, Catania, Lazio e Parma hanno risposto in partnership con Agos-Ducato, mentre la Sampdoria si è affidata alla Consel (gruppo Banca Sella). Da notare che praticamente tutte le squadre, obbligate a emettere le tessere del tifoso, hanno trovato accordi con istituti di credito per abbinare la tessera a una carta di credito prepagato (in questo ha fatto scuola il Milan con la tessera «Cuore Rossonero»). La campagna abbonamenti, per la maggior parte delle squadre, non è ancora chiusa. Le 340 mila tessere dell’anno scorso non verranno replicate, ma il salvagente dei finanziamenti ha almeno limitato la caduta.

fonte: Milano Finanza 

La situazione degli accordi siglati dai club con gli istituti di credito nella stagione del debutto della "tessera del tifoso". 

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Marcel Vulpis

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