Giovedì pomeriggio, dopo che l’ultima sessione di allenamento mattutina si era svolta davanti ai soliti 2000 spettatori allo stadio di Arco, la piccola comunità formatasi in questa settimana così intensa si è ritrovata al centro del campo insieme al Bayern ed ai suoi campioni. Guardate la foto, sembra quella di una grande famiglia: c’è la squadra regina d’Europa e tutti coloro (gran parte volontari) che hanno lavorato duramente in questi giorni per far sentire gli assi bavaresi come a casa. Li hanno seguiti passo passo, attenti ad ogni loro necessità. Li hanno avvolti di passione. Li hanno fatti sentire coccolati.

L’aveva detto Tiziano Mellarini, Assessore al Turismo della Provincia nella cena ufficiale di benvenuto: “Tra il Bayern e il Trentino si è creato un legame di grande amicizia che si rafforza ogni anno di più”. E Pep Guardiola, nel giorno del congedo, è stato persino più esplicito: “Se domani o tra qualche mese il Bayern mi chiederà dove tenere il prossimo raduno precampionato, io non esiterò un istante: Garda Trentino, sarà la mia risposta. Qui stiamo bene, qui vogliamo tornare”.

Per nove giorni, grazie al Bayern ed ai 270 giornalisti che hanno seguito l’evento, Riva del Gardaed Arco sono state al centro dell’attenzione mediatica internazionale: sul piano del marketing, un’operazione di incalcolabile valore promozionale. Ma il Bayern non è una semplice questione di numeri, lo si è capito bene che c’è molto altro.

Il Bayern è ripartito per il suo viaggio alla ricerca di altra gloria in giro per il mondo. Il summer camp nel Garda Trentino per il quarto anno consecutivo si è dunque concluso felicemente. Stavolta ancora più delle volte precedenti, su questo sono tutti d’accordo.