Marketing – Il business del “fenomeno” C.Ronaldo
È Cristianoronaldomania a Madrid. Più di 80 mila persone alla presentazione ufficiale all’interno del Santiago Bernabeu, 500 giornalisti accreditati, 171 minuti di copertura televisiva sui sei network tv spagnoli (in Italia è stata trasmessa da Skysport24 e in livestreaming sul portale di Bwin, sponsor di maglia del Real). La capitale iberica è letteralmente impazzita per il fantasista portoghese, ex Manchester United, che rimarrà alla corte di Florentino Pérez (presidente del Real Madrid) per i prossimi sei anni. Una permanenza pagata a peso d’oro: 78 milioni di euro (12 mln di euro a stagione inclusi i bonus e i premi performance). Senza considerare i 94 mln di euro che verranno erogati al club inglese per il riscatto del cartellino. Questa, in sintesi, la cronaca di un trasferimento, che appare, almeno sulla carta, un’operazione azzardata sotto il profilo finanziario. Invece, il marketing del Real Madrid sa già come coprire i costi e generare utili. La stima dei ricavi provenienti dall’utilizzo dell’immagine di C.Ronaldo è pari a 60 mln di euro annui. Oltre a ciò, così come è previsto per tutti i giocatori del Real, il 50% dei nuovi contratti pubblicitari finirà nella casse del club. In sei anni le Merengues prevedono di incassare 360 mln di euro (tanto vale oggi il fatturato del club iberico) a fronte di 172 mln di euro di costi. Senza considerare che tra sei anni Cristiano Ronaldo avrà 30 anni e potrà essere ceduto nuovamente a un’altra società, guadagnando, quindi, sull’eventuale trasferimento. Uno studio commissionato dalla testata britannica The Observer prevede che il centravanti lusitano possa fatturare, nei prossimi anni, circa 190 mln di euro.
Attualmente il fantasista è testimonial di Nike per 6,5 mln di euro annui, Banco Espirito Santo per 5 mln, Clear (585 mila euro) ed è in procinto di firmare con i lubrificanti Castrol fino al 2011. Nel 2009/2010 raggiungerà i 33 mln di euro di ricavi. Circa 12 mln di euro dal Real Madrid, il resto dalla pubblicità e dalle partecipazioni/proprietà in diverse società.
Ronaldo infatti, insieme al pilota di F.1 Felipe Massa, è azionista della bevanda energetica Soccerade e on le sorelle Elma e Katia ha creato una marca di abbigliamento giovanile (CR7) distribuita in due punti vendita, a Madeira e Lisbona. Nel 2009/2010 c’è l’intenzione di internazionalizzare il brand aprendo negozi in diverse metropoli (da Berlino a Los Angeles, a New York). Nel frattempo, ha già registrato un nuovo marchio: CR9. Prende il nome dalle sue iniziali e dal numero di maglia delle Merengues. Verrà utilizzato solo per il lancio di una catena di ristoranti in Spagna e per iniziative imprenditoriali nel settore alberghiero. Cristiano Ronaldo è più che un giocatore. È un’industria e sostituirà nell’immaginario collettivo la «ditta» David Beckham. Ha la stessa popolarità, piace ai teen-ager ed è un personaggio trend-setter. Ad averlo intuito per primo è stato Florentino Pérez, che, grazie al centravanti portoghese, vuole conquistare la decima Champions league e raggiungere un giro d’affari pari a 500 milioni di euro.
fonte: ItaliaOggi
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