C’è un colosso mondiale pronto ad entrare prepotentemente nel panorama del ciclismo “pro”. Parliamo del Regno dell’Arabia Saudita, che, dopo aver scelto il calcio per promuoversi all’estero (in termini di immagine), sta ragionando anche sul complesso settore delle due ruote. Il primo pilastro è la nascita di una realtà ciclistica saudita inserita, di diritto, nella “galassia” UCI.

Diversi team del circuito “World Tour” (la Champions League del ciclismo) hanno come sponsor o, in partecipazione, investitori arabi (è il caso dello Stato del Bahrain o del fondo saudita AlUla, presenti entrambi a supporto di realtà internazionali professionistiche).

La regione turistica AlUla dell’Arabia Saudita sponsorizza il team australiano “Jayco-AlUla“(quest’ultima nel ruolo di co-partner), mentre il PIF, fondo sovrano nazionale di investimento dell’Arabia Saudita, sarebbe pronto a ricoprire il ruolo di finanziatore del progetto “One Cycling“. Nel frattempo, il ciclismo è già entrato, dalla porta d’ingresso centrale, in Medio Oriente: Abu Dhabi (EAU) infatti ospiterà i campionati del mondo su strada UCI nel 2028 e i Campionati del mondo su pista UCI nel 2029.