Marketing – Puma scommette sul brand Venezia
di Marcel
Vulpis
Puma
scommette sul marchio dell’Fbc Unione Venezia, compagine nata dalle ceneri del fallimento
del Venezia calcio, alla fine degli anni ’90 stabilmente in serie “A”.
Si tratta di un primo accordo triennale, con l’obiettivo, da parte della casa
tedesca di abbigliamento sportivo, di abbinarsi indirettamente all’immagine della
città di Venezia, che, ogni anno, accoglie più di 30 milioni di turisti, senza
considerare i potenziali ricavi provenienti dal nuovo stadio (verrà costruito
entro quattro anni) e quelli legati allo sviluppo dell’online, con particolare
attenzione ai veneziani emigrati all’estero, che vivono da sempre la squadra e
la maglia verde-arancio come brand-bandiera delle proprie radici geografiche.
Secondo gli
addetti ai lavori, infatti, il ritorno nel calcio professionistico del Venezia
potrà generare più di 20 mila maglie “repiche” vendute, sia nei
negozi del centro, sia attraverso l’e-commerce del portale ufficiale. Nei
disegni del marketing dell’Fbc Unione Venezia c’è l’idea di trasformarle in prodotti
di interesse (come gadget della città lagunare da portare a casa) per il target
dei turisti.
La squadra
verde-arancio, fresca vincitrice del campionato di serie D, è iscritta alla
seconda divisione della Lega Pro (l’ex C2) e sarà sponsorizzata sulla maglia
dal Casinò di Venezia. I progetti del club veneto sono ambiziosi, perchè
l’obiettivo, entro tre anni, è tornare in serie B, per poi lanciare la sfida
alla massima serie. L’Fbc Unione Venezia, da circa 18 mesi, è di proprietà del
magnate russo Yuri Vladimirovich Korablin, che sta portando avanti il progetto
di un impianto polifunzionale di proprietà, sul modello della Juventus stadium.
La struttura prevede 30 mila posti a sedere tutti coperti, con 40 mila metri
quadrati di pannelli solari in grado di garantire l’autosufficienza di tutta la
struttura, con la produzione di sei megawatt di energia.
La sua
particolare forma ovale, con due prolungamenti, è ispirata al gioco naturale dei
canali delle “barene” veneziane (il progetto porta la firma dell’architetto
Masud Esmaillou dello studio Green House group). Al suo
interno anche un maxi store per lo sviluppo del merchandising e dei contratti
di licenza, aspetto quest’ultimo che ha convinto Puma a siglare il nuovo
sodalizio commerciale (la maglia verrà presentata ai tifosi, a fine agosto, in
prossimità dell’inizio della nuova stagione sportiva). L’azienda tedesca di
abbigliamento sportivo è presente, tra l’altro, nel calcio italiano sia a
supporto del Palermo in serie “A”, dopo oltre 14 stagioni come sponsor
tecnico della S.s. Lazio, sia in serie B e Lega Pro, nel ruolo di fornitore
tecnico del pallone di gara.
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