Serie A - Serie B

Marketing – SFP al lavoro per l’acquisizione dell’FBC Unione Venezia

Il Venezia calcio interessa agli inglesi

 

Il nuovo progetto della SFP punta a rilanciare il club come veicolo promo-turistico per i mercati esteri

 

Di Marcel Vulpis

 

Riflettori accesi sull’Fbc Unione Venezia, nata dal fallimento in Lega Pro (prima divisione) dell’ex Venezia calcio. Il club lagunare, relegato attualmente in serie “D”, è entrato nell’orbita di interesse della Scout & Football Placement, una società britannica, nata pochi mesi fa a Londra, con la missione aziendale di riconvertire in business società di calcio europee in difficoltà.

“Seguiamo da diverso tempo l’Unione Venezia”, ha spiegato a ItaliaOggi, Flavio Ferrarla, amministratore delegato di SFP. “Il Venezia è un marchio storico e rappresenta, indirettamente, una delle città d’arte più famose a livello mondiale. Quest’anno la società ha perso l’opportunità del ripescaggio in seconda divisione (la ex C2), ma al di là dell’occasione mancata il nome di Venezia deve tornare in serie A nell’arco di 3-4 anni, proprio per non perdere valore sotto il profilo sportivo, commerciale e marketing….In Inghilterra possiamo individuare diversi fondi di private equity interessati a investire per lanciare il primo club di calcio utilizzato come veicolo promo-turistico”.

Già in C1 i verdi-nero-arancio raggiungevano punte di 7 mila presenze allo stadio “Penzo” e lo store del merchandising esauriva i capi di abbigliamento con molti mesi di anticipo, utilizzando il marchio della città insieme a quello del comune.

“Prima del fallimento del Venezia calcio avevamo in progetto di lanciare il brand Venezia United e di vendere i diritti delle partite all’estero, poi all’improvviso c’è stato il crac societario”, ha dichiarato Giorgio Betrò, ex direttore marketing del club lagunare. “L’idea era quella di legarci a un club di alto profilo, simbolo dell’eccellenza calcistica: il Manchester United.

Volevamo diventare la filiale italiana dei Red Devils con interscambio di giovani del vivaio e sinergie sotto il profilo marketing, sia nei negozi sportivi sia sull’e-commerce…Il nuovo acquirente avrebbe la possibilità di utilizzare il marchio del Venezia calcio, come passaporto di brand awareness in ambito internazionale. Tutti conoscono nel mondo il nome di Venezia e il calcio è un volano unico nel suo genere. Ancora oggi abbiamo migliaia di tifosi in Nord America, dove in un campionato minore gioca un team con il nostro nome/colori sociali. Ci vogliono attualmente non più di 800 mila euro per rilanciare il club e il marchio a livello marketing, ma i ricavi sarebbero esponenziali, soprattutto all’estero”.

fonte: ItaliaOggi

 

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