Mayweather-McGregor, business da 400 milioni di dollari
Maywather vs McGregor. Il super match dell’anno si disputa a Las Vegas, sabato prossimo 26 agosto, ed è destinato ad essere ricordato come un format economico-sportivo del valore di 400 milioni di dollari, come riporta oggi lo stesso Corriere dello Sport. Un evento di profilo assoluto, perché mette l’uno opposto all’altro il pugile del momento (l’americano Floyd Mayweather) contro il leader assoluto del circuito UFC (l’irlandese Conor McGregor), da anni imbattuto nella “gabbia” delle mixed martial arts. Ma nel pugilato tradizionale non ci dovrebbe essere partita, nello scontro con il forte boxeur a stelle e strisce. Il record della pay-per-view, nel mondo della boxe, appartiene ad un match leggendario (Mayweather vs Pacquiao disputatosi nel 2015): 4,6 milioni di acquirenti, per un totale di ricavi da diritti tv vicini ai 437 milioni di euro. Anche sotto il profilo del botteghino i ricavi di Las Vegas sono top (60 milioni di dollari contro il record di 72 sempre collegato al confronto Mayweather-Pacquiao). Un ulteriore grande flusso di denaro, in costante crescita è quello collegato al mercato delle scommesse sportive: ben 30 milioni di dollari, con l’americano avanti, ma stanno crescendo le quotazioni dell’irlandese. Per quanto riguarda le “borse” da spartirsi, si parla di una proporzione di 70 a 30 a favore di Mayweather o di 75 a 25. Comunque vada per McGregor si tratta della sua consacrazione ufficiale nel mondo dello sport da combattimento professionistico.
L’anomalia italiana
In Italia il mercato dei combat sports è in crescita (il numero degli appassionati ha superato i 6 milioni potenziali di utenti), ma fa pensare come mai, a pochi giorni dall’evento, (-7 giorni) nessun broadcaster di casa nostra abbia pensato di portare sul mercato tv un match di questa portata. Una occasione per il momento persa. Sul terreno degli eventi, due i promoter italiani che spiccano per qualità e capacità manageriali: Carlo Di Blasi (organizzatore da oltre 15 anni dell’Oktagon-Bellator, pronto con una grande novità per la stagione 2018) e Patrizia Marin (lo scorso 20 luglio ha presentato a Roma, nella cornice del The Church Palace, l’evento “Magnum FC 2” e si prepara per l’edizione n.3 nei prossimi mesi).
Di Blasi si è mosso principalmente fino ad oggi tra Milano, Torino e Firenze, ma adesso i soci canadesi di Bellator puntano sulla vetrina della Capitale, dove, invece, Marin si è fortemente radicata con una selezione di fighters giovani, ma dal futuro sicuro (come Carlo Pedersoli Jr, figlio dell’indimenticato Bud Spencer, un talento nella gabbia della MMA). Anche se a Roma l’attrazione è stato il match di Diego Nunes (The Gun), fighter brasiliano tra i top athletes, fino ad alcuni anni fa, del circuito mondiale UFC.
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