Media – Diritti calcio: Mediaset cita in giudizio la RAI
Nella giornata di ieri (leggi 26 gennaio) Mediaset ha ufficializzato di aver avviato un’azione legale contro la Rai, per violazione dell’esclusiva sui diritti televisivi in chiaro del campionato di serie A. Azione a cui si associerà "ad adiuvandum" la Lega Calcio per tutelare gli interessi delle squadre rappresentate.
La violazione, relativa al programma "Quelli che il calcio…", è reiterata a partire dalla prima giornata di campionato, il 28 agosto 2005, e a nulla sono valse, si legge in una nota dell’azienda di Cologno Monzese, le continue lettere di diffida ricevute da Rai nell’arco di cinque mesi. Il programma infatti diffonderebbe in diretta i risultati delle gare di Serie A, trasmetterebbe finti collegamenti in diretta con stadi, diversi da quelli in cui si svolgono le partite, creando un’apparenza di collegamento e riproducendo le reti segnate con ricostruzioni del "Maifredi Serie A Team" (oltre a ciò diffonderebbe gli highlights degli anticipi del giorno precedente).
La Rai ha tentato di giustificare il suo operato sostenendo di esercitare il "diritto di cronaca". L’invocazione del diritto all’informazione è un escamotage, ha dichiarato la rete del "Biscione", che la Rai – dopo aver sostenuto il contrario quando possedeva i diritti – tenta ora di utilizzare per obiettivi non di cronaca, ma commerciali (incrementare gli indici di ascolto e la vendita di pubblicità). Mediaset si vede, pertanto, costretta a richiedere alla magistratura di ordinare la cessazione della condotta illegittima e di condannare Rai al risarcimento dei danni provocati. Com’è noto Mediaset si è aggiudicata in una regolare gara pubblica i diritti collettivi per la trasmissione triennale in esclusiva degli highlights del Campionato di calcio di serie A.
Molto forte è il paragrafo finale del comunicato stampa ufficiale di Mediaset: si legge – "…Ed è paradossale che in un momento di grande dibattito politico-sportivo sulla questione diritti, a causa del comportamento Rai e dell’inerzia delle squadre, la fascia pomeridiana della domenica rischi in un prossimo futuro di avere valore zero. Con il risultato che nessuna emittente sarà diposta ad acquisirli, impoverendo tutte le squadre e il calcio italiano per milioni di euro annui in termini di ricavi".
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