Gli esempi sono evidenti: dalle rivoluzioni del Maghreb alle ultime elezioni amministrative italiane passando per la campagna del Presidente Obama, sino agli aspetti commerciali, in un mercato che ha trovato nuovi, immensi spazi nell’online. Dall’altra parte l’assenza di barriere d’ingresso, la gratuità, semplicità e immediatezza degli strumenti di comunicazione online sono effettivamente a portata di tutti. Chiunque può “essere in Rete”, costruirsi un pubblico e trasformarsi in un influencer, in grado, cioè, di orientare giudizi e bagaglio informativo del suo cluster. Dipende solo dal tasso d’interesse di quel che ha da dire e dall’autorevolezza che riesce a raggiungere. In buona sostanza dipende dalla reputazione che ci si riesce a costruire sul web. Ecco quindi che la Rete assume contemporaneamente il ruolo di grande media potente e di grande spazio di libertà in grado di regalare potere mediatico a chiunque. E questo si basa sulla reputazione, sull’immagine che chiunque, che sia un singolo, un personaggio pubblico, un politico, un’azienda, un’organizzazione, riesce a costruirsi.

Su questo tema dibatteranno con me alcuni politici, giornalisti, docenti universitari e comunicatori. L’incontro è aperto a tutti. Di seguito la scaletta completa.

Un convegno per analizzare il Web inteso come media e il suo potere d’influenza e il potere che invece riesce a ottenere chi entra in Rete. Il nodo, la grande potenza rivoluzionaria del Web sta proprio nel suo essere un media potente, in grado sempre più di influenzare i destinatari dei messaggi, attraverso forme inedite di coinvolgimento e condivisione.