Media – Problemi in Inghilterra per l’impero di Murdoch
Il governo di Gordon Brown ha incaricato un panel di tecnici indipendenti al lavoro dallo scorso aprile per la compilazione di una lista degli eventi sportivo-televisivi d’interesse nazionale, e per questo da tutelare. Da riservare a una visione in chiaro, su un canale free. Di conseguenza: da sottrarre all’offerta delle reti pay, per esempio alla piattaforma principale, una non a caso. BSkyB di Rupert Murdoch. E venerdì scorso il gruppo di studio ha, infine, reso noto l’elenco delle specie di manifestazioni da proteggere, da considerarsi patrimonio pubblico e quindi da rendere accessibili a tutti, e di più ha ribadito il segretario di stato alla cultura, ai media e allo sport Ben Bradshaw.
L’elenco comprende tra gli altri eventi i Giochi olimpici estivi, i Campionati del mondo e d’Europa di calcio, il Grand National ippico, il torneo di tennis di Wimbledon, il British Open di Golf. Nonché le Ashes di cricket, un avvenimento popolarissimo esclusiva della tv satellitare dal 2005, ancora fino al 2013. Con un’opzione seria sui diritti di trasmissione negli anni a venire. A meno che, non ci si metta di mezzo il premier. Uscente. Questione di giorni, e il suo gabinetto si pronuncerà sulle raccomandazioni ricevute dal panel. Che pure applaude alla funzione innovativa di BSkyB per un nuovo stile di copertura delle manifestazioni sportive, nel Regno Unito.
Ma la polemica sulla lista già monta, ben sapendo che in cima a quella nera e personalissima del leader dei laburisti, c’è sempre il nome del tycoon proprietario del Sun. Il quotidiano più letto d’Oltremanica, oltremodo impegnato a caricare a testa bassa contro il governo, come neanche i Tories, i conservatori che oggi hanno il vento in poppa pur essendo all’opposizione.
I giorni di passione sono stati vissuti anche dai presidenti degli organismi sportivi licenzianti i diritti tv. Il chairman dell’England and Wales Cricket Board, Giles Clarke, si dice per primo molto preoccupato. Non vuole infatti che a fare le spese (a rimetterci tanti, troppi quattrini) nella resa dei conti tra Brown e Murdoch, sia proprio la federazione dello sport preferito dall’uomo del Commonwealth. Il cricket, appunto.
Rupert Murdoch rilancia. Gordon Brown ribatte. Ancora e sempre Inghilterra contro Australia, proprio come nelle Ashes: la storica serie di sfide incrociate (dal 1882), tra le due nazionali di una disciplina antica e nobile, regolata dal cosiddetto spirito del gioco. Il fair play, questo sconosciuto, ai tempi di una campagna elettorale e mediatica condotta a furia di colpi bassi, e a effetto. L’endorsement di Murdoch (schieratosi dalla parte del candidato conservatore David Cameron) ha scatenato a tal punto i più autorevoli esponenti Labour, i socialisti inglesi, così che il fuoco di fila delle loro dichiarazioni quotidiane si va concentrando sempre più contro il magnate dei media, che non contro l’avversario politico diretto.
fonte: ITALIAOGGI (rassegna stampa)
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