Serie A - Serie B

Media – Starcom: il calcio in tv, chi vince e chi perde

Starcom Italia ha analizzato l’offerta televisiva free e pay relativa al calcio, inteso sia come partite in diretta che come programmi di approfondimento, mettendo in relazione contenuti e risultati di audience editoriali e commerciali.

Prendendo in esame il calcio ‘in diretta’, la prima evidenza è che la tv digitale è la sola ad offrire, a pagamento, la visione del campionato di A: l’offerta più ricca è quella satellitare di Sky, che assicura tutti gli incontri in diretta; sul digitale terrestre l’offerta è divisa tra Mediaset Premium, con un numero di partite più elevato, e squadre più blasonate e La7, che può contare, invece, su di un numero minore di partite e su squadre da un più limitato appeal. Infine, l’offerta di calcio in diretta Rai, chiaramente gratuita, si limita a una sola partita settimanale di Champions League, alle gare più importanti di Coppa Italia e agli incontri della Nazionale.

Da questo quadro generale emerge in modo evidente la grande forza della piattaforma Sky in tema calcio, leva su cui la tv satellitare ha sviluppato la propria diffusione. Ad oggi, grazie alla recente pubblicazione di aprile scorso dei dati Auditel disaggregati per singolo canale sat, è possibile quantificare i volumi di audience che le partite di calcio generano su questi canali. Ne risulta che, nel mese di novembre, il 53% degli abbonati Sky (la percentuale sale al 60% se si considera il target Uomini 15+) ha visto almeno 1 minuto dei canali Sky Calcio e Sport 1 (quest’ultimo trasmette anticipi, posticipi e una partita la domenica pomeriggio per gli abbonati al pacchetto Sport).

Approfondendo l’analisi alle singole partite di calcio, è interessante notare che la squadra regina di ascolti è la Juventus, quella che vanta il più alto numero di tifosi in Italia (oltre 13 milioni), e che occupa le prime sei posizioni nella graduatoria dei posticipi più visti. L’incontro Juventus-Inter dello scorso 4 novembre (in onda contemporaneamente su Sport 1, Sport 16:9 e Calcio 1) è risultato il più visto nella storia Sky, con 2,4 milioni di audience minuto medio e il 72% di share sul totale tv sat.

Mettendo a confronto le dirette del campionato su Sky e di Champions League su Rai, il profilo di ascolto della tv satellitare risulta più targettizzato e qualificato (maschio giovane adulto di classe socio-economica alta), rispetto a quello della tv in chiaro, più trasversale ma concentrato su fasce d’età mature e classi socio-economiche medio-basse.

Dall’analisi commerciale sulle audience dei break pubblicitari risulta che quelli più seguiti (sui quali si registra il calo meno evidente di audience rispetto alla partita) sono quelli all’interno dell’intervallo tra il 1° e 2° tempo, che beneficiano rispetto ai break pre e post partita, di una garanzia di posizionamento orario. Le aziende più presenti sulla piattaforma Sky Calcio, nel periodo 25 agosto-2 dicembre, sono state Ford, Montenegro e Campari. Interessanti le scelte in relazione alle classi di secondaggio: i secondaggi più utilizzati sono quelli al di sotto dei 30’’, i preferiti quelli tra gli 11 e i 20’’.

Il calcio in diretta è anche sul DTT, fenomeno sì rilevante (quasi 6 milioni di decoder venduti), ma per il quale non è ancora possibile effettuare una rilevazione puntuale dei canali, le cui audience rientrano nel “totale altre tv terrestri”. Tuttavia Auditel, creando il target “possessori DTT” (10.2 milioni di individui), ha dato la possibilità, attraverso l’incrocio con le audience delle “Altre tv terrestri”, di circoscrivere la misurabilità del fenomeno calcio nelle tv digitali terrestri.

Infine, il calcio parlato, vero fenomeno di costume in Italia, presente con diversi programmi dedicati, ha subito dall’avvento di Sky nel 2003 un evidente calo di interesse. Caso emblematico, quello di 90° minuto, programma che già dall’entrata in scena di Sky ha incominciato a perdere ascolti, ma che dal 2005, col passaggio dei diritti di serie A da Rai a Mediaset, costretto a limitarsi alla sola serie B, ha subito un vero tracollo.

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