Mennea: una vita dedicata all’etica e alla legalità nello sport
Il 21 marzo 2013 si spegneva a Roma Pietro Mennea icona mondiale/olimpica dell’atletica leggera (recordman dei 200 m. ed oro olimpico a Mosca nel 1980) per un male incurabile.
Oggi, a distanza di tre anni, abbiamo deciso di dedicare un doveroso ricordo al campione ed “amico”; che ha detenuto il primato di 19″72 per 17 anni dal 1979 al 1996.
Pietro Mennea è stato sempre considerato dall’establishment (come anche ricordato questa mattina in un comunicato dall’EPS Libertas) un “personaggio scomodo”, che denunciava i fenomeni degenerativi dello sport (numerosi i suoi libri contro il doping), che non accettava i compromessi, che non era omologabile.
Un uomo che non si è mai piegato ai potenti e che aveva fatto dello sport (l’atletica) e dell’etica un suo vero grande amore, oltre che un cavallo di battaglia. Una missione di vita, mi verrebbe da dire.
Riproponiamo un ricordo/tributo a Pietro pubblicato tre anni fa:
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