Sul coinvolgimento di Gattuso, Mensurati svela che : “nel caso di Rino Gattuso c’è stato un ampliamento dei sospetti, perchè era stato leggermente sfiorato dall’inchiesta tre anni fa quando uno dei capi del “calcio scommesse mondiali” , uno dei singaporesi, aveva affermato una volta arrestato che il collegamento in Italia fosse il fratello di Gattuso, questa dichiarazione fu definita una sciocchezza e fu stralciata, mentre  quasi tutte le altre sue deposizioni furono ritenute veritiere”.

“Di Martino due anni fa parlò di un problema culturale, – prosegue il giornalista di Repubblica- un problema strutturale del mondo del calcio, chiedendo alla Federazione di mettere in piedi una situazione straordinaria. Propose un’amnistia, vincolata ad uno sconto di pena ai calciatori, per ripulire il nostro calcio. C’è stata poi di fatto un’amnistia strisciante, senza capire che cosi ci si sarebbe ritrovati nella stessa condizione a distanza di due anni. Per debellare quel fenomeno di fine stagione, che vede spesso e volentieri delle forme di combine calcistiche, non legate alle scommesse, occorre affrontarla sul piano sportivo e non penale.”

Infine la questione della Lazio, sulla quale bisogna ancora chiarire le posizioni di Brocchi e Mauri, Mensurati aggiunge : “Lotito e Tare che compaiono di sfuggita nell’ordinanza, non credo siano coinvolti direttamente, anche perché al momento ci sono delle semplici allusioni, e anche per i giudici è cosi. Bazzani da quello che mi risulta su Mauri avrebbe fatto i nomi dei ristoranti frequentati col calciatore, e quindi la situazione sembra complicarsi per il centrocampista biancoceleste”.

“Le istituzioni calcistiche fanno quello che sempre hanno fatto: nascondersi dietro le immagini popolari di certi personaggi, per non affrontare il problema, per mantenere ben salde le proprie poltrone.” Queste le parole di Marco Mensurati, giornalsita di Repubblica impegnato quotidianamente sull’annoso tema del calcioscommesse, ai microfoni di Radio Manà Sport : ” Sono stati arrestati i famosi mister X e mister Y, anelli di congiunzione tra le organizzazioni criminose e le società professionistiche. Bazzani da quello che risulta aveva un’agenda particolarmente fitta, aveva molti contatti. Con l’interrogatorio del 30 dicembre gli inquirenti sperano di andare ancora più a fondo in questa vicenda”.