Mercato sponsor in crescita: nel 2025 superato il tetto dei 117,1 mld di dollari (ChainOn)
(di Valerio Vulpis) – Le sponsorship si confermano strumento di investimento “anti-ciclico” (capace di attrarre partner anche in fase di crisi contingenti e/o perduranti). Nel 2025, il mercato globale delle sponsorizzazioni raggiungerà un valore complessivo di 117,1 miliardi di dollari, con una crescita del 10%. E’ quanto emerge dall’Indagine Predittiva – “The future of sponsorship in the next year“,realizzata ChainOn, il marketplace internazionale delle sponsorizzazioni e StageUp, società di ricerca e consulenza specializzata anche in media analysis e valutazioni di sponsorizzazioni (già da diversi anni punto di riferimento del settore).
Il mercato globale della pubblicità, invece, nel 2024 è arrivato a 1.040 miliardi di dollari, spinto da eventi internazionali come le Olimpiadi estive di Parigi (2024) e gli Europei di calcio e, per il 2025, si prevede il raggiungimento dei 1.120 miliardi, con una crescita “nominale” del 7,7% (e il trend di crescita si confermerà, presumbilmente, anche nei prossimi anni). Sul mercato italiano da seguire con attenzione quanto avverrà nei prossimi mesi sul fronte del Decreto Dignità (relativamente all’attuale divieto di pubblicità del betting nel mondo dello sport).
Di recente il senatore di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi, ha lavorato ad un dossier di rilancio del calcio (con le scommesse sportive al centro dei prossimi interventi). Il documento è stato trasferito all’Esecutivo, per il tramite del Ministero dello Sport (guidato dall’ex manager capitolino Andrea Abodi). In caso di abolizione del divieto, attualmente vigente, si apre, per il nostro Paese, un mercato pubblicitario potenziale stimato in 100 milioni di euro annui. Il ministro dello Sport ha fatto capire quale potrebbe essere il criterio chiave di questa riforma: ovvero la differenza tra scommesse legali e illegali (tema molto sensibile soprattutto per gli operatori del settore). Fino ad oggi, infatti, le aziende autorizzate ad operare sul territorio italiano erano “obbligate” ad investire in messaggi pubblicitari per distinguersi dagli irregolari o, peggio ancora, dagli illegali (spesso gestiti dalla malavita organizzata sul territorio nazionale).
La pubblicità potrebbe tornare (sugli schermi tv sotto forma di spot o di sponsorizzazioni su maglie e led), ma solo per gli operatori autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Un tentativo di regolamentare il settore, pertanto, senza aprire le porte a ogni tipo di sponsorizzazione “selvaggia” (così come era avvenuto per esempio prima dell’introduzione del Decreto Dignità da parte del governo gialloverde). Nella risoluzione, c’è anche l’impegno per il Governo Meloni di destinare una parte degli incassi derivanti dalle scommesse direttamente al mondo dello sport (quindi non solo calcio). L’obiettivo è creare un fondo che possa ricevere “almeno l’1% dei proventi betting per finanziare la costruzione di nuovi stadi e la riqualificazione di quelli esistenti”.

“L’Indagine Predittiva “The future of sponsorship in the next year”, giunta alla sua 24° edizione, con un forte impegno del team di ricerca, ha allargato la sua prospettiva da italiana e globale grazie ad un approccio che miscela innovazione e metodologie di ricerca consolidate negli anni” – ha spiegato Giovanni Palazzi, Ceo e Fondatore di ChainOn all’agenzia Sporteconomy – “Abbiamo scelto di percorrere questa strada per la richiesta dei nostri clienti e per la volontà sia di ChainOn che di StageUp di accelerare sull’internazionalizzazione posizionandosi come aziende internazionali nel mercato delle sponsorizzazioni”.
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