Messi e Fisco spagnolo: finisce tutto con un “buffetto”. Multa da 455 mila euro
Abbiamo scherzato, anzi visto che sei un personaggio famoso, l’accusa di frode fiscale, che poteva portare alla detenzione in carcere per 21 mesi, la trasformiamo in una multa neppure troppo salata (455 mila euro).
E’ quello che, più o meno, è successo in Spagna riguardo al caso Messi (centravanti argentino del Barcellona), accusato di non aver pagato le tasse dalle autorità competenti in materia fiscale. Quello che appare assurdo è che, di fatto, può sembrare quasi conveniente farlo (visto che l’importo evaso sarebbe in area 21 milioni di euro), se, poi, non solo non si finisce in carcere, ma, al massimo, perdi 455 mila euro rispetto ai 21 milioni che si sarebbero dovuti pagare.
Alla fine il maxi evasore, in Italia come all’estero (soprattutto se famoso), viene sempre “premiato” o con una multa o con una rateizzazione (ma mai paga tutto). Se questo è il metodo spagnolo probabile immaginare, in caso di conferma di evasione, una modalità similare anche nei confronti di Cristiano Ronaldo (Real Madrid), anch’egli coinvolto, di recente, in una accusa di evasione “monstre”, negli ultimi anni, di attività sportiva sul territorio iberico.
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