Molea (SC): La mafia teme lo sport, strumento di riscatto
“La mafia e’ abituata a colpire le attività, i settori, le donne e gli uomini che attraverso la loro attività fanno luce dove la malavita vuole che resti il buio. E’ per questo che hanno pensato di attaccare la squadra di calcio a 5 femminile “Sporting Locri”, una presenza virtuosa in un territorio complicato come quello della Locride”. Lo dichiara Bruno Molea, parlamentare di Scelta Civica, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e componente del Consiglio nazionale del Coni. “Lo sport – aggiunge – è per definizione il settore dove è più facile trasmettere messaggi di fiducia, di speranza, di riscatto soprattutto. Dove chi ha talento emerge. Quante atlete e atleti del sud hanno dimostrato di poter vincere pur partendo da quartieri e paesi emarginati. Quante squadre hanno offerto a cittadinanze sfiduciate l’opportunita’ di sentirsi alla pari delle grandi metropoli e delle città più ricche, grazie al lavoro di atleti e dirigenti coraggiosi e tenaci. La mafia ha paura di chi sa trasmettere fiducia, di chi sa dare il buon esempio. Per questo motivo l’intero movimento sportivo italiano e le Istituzioni devono intervenire con determinazione per consentire allo Sporting Locri di poter continuare la propria attività e alla città di Locri di competere ancora nella massima serie del calcio a 5 femminile”.
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