Mondiale cacio – L’altra faccia di Brasil2014: Iran in bolletta. I giocatori si lavano le maglie da gioco.
Maglie offerte dallo sponsor tecnico Uhlsport, che, però, al termine della gara, devono tornare nel cesto del magazziniere della Federcalcio iraniana, per essere lavate, stirate e riconsegnate all’11 in campo per la partita successiva. Una storia che ha dell’incredibile, ma che trova conferma nel ridottissimo numero di sponsor a sostegno di questa squadra-rivelazione. Sono infatti appena tre. A parte Uhlsport, tra i partner dell’Iran ci sono solo due aziende commerciali: Kaspid (specializzata nella gestione e ideazione di siti anche di importanti aziende asiatiche e mediorientali) e la public company Iran Khodro, che produce auto di lusso e berline a Teheran.
Nessun’altra federazione ha un numero così ridotto di partner o di endorser. Per l’Iran la qualificazione sarebbe un vero e proprio miracolo anche economico. Perché la FIFA, oltre a consegnare un assegno da 1,1 milioni di euro per la partecipazione alla fase a gironi, in caso di qualificazione agli ottavi stacca un secondo cachet da 7 milioni di euro. Un “Eldorado” da investire per lo sviluppo del movimento calcistico su base nazionale, partendo dal fatto, per esempio, che club come il Persepolis (la Juventus iraniana) ha più di 30 milioni di tifosi. Numeri pazzeschi che farebbero gola a qualsiasi produttore di materiale da gara, per esempio.
Se l’Iran dovesse superare la Bosnia, al debutto assoluto nella storia dei Mondiali, e l’Argentina dovesse liquidare la Nigeria, nel prossimo turno, questo miracolo potrebbe concretamente realizzarsi.
Nel calcio del Terzo Millennio fa notizia che una delle 32 nazionali iscritte al mondiale di calcio sia ad un simile livello di ristrettezze economiche. Le cronache narrano, infatti, che i calciatori iraniani, che sta ben figurando in questa XX Fifa world cup (come in occasione della partita con l’Argentina, persa all’ultimo minuto), abbia imposto ai 23 calciatori della “rosa” di non scambiare le divise di gioco con gli avversari al termine delle gare.
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