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Mondiali – A due anni da SudAfrica2010 crescono i costi organizzativi

All’avvicinarsi delle scadenze per la costruzione delle nuove strutture l’amministrazione sudafricana si scopre in "bolletta": secondo quanto riferito dai vari comitati organizzativi con sede nelle città destinate a ospitare le partite, i prezzi per la costruzione di cinque impianti sportivi e per la messa a punto di altri quattro sarebbero lievitati ben oltre il budget di circa 900 milioni di euro messo a disposizione dal Tesoro.

Il record nel rialzo dei prezzi va al nuovo Green Point stadium di Città del Capo, i cui costi sarebbero cresciuti del 54 percento rispetto ai preventivi iniziali. Seguono lo stadio Nelson Mandela di Port Elizabeth (più 19,5 percento) e il King Senzangakhona di Durban (18 percento). Sovrapprezzi che ammontano a un totale di 214 milioni di euro, imputati principalmente alle imprese che si sono aggiudicate gli appalti, le quali si giustificano adducendo una mancanza di manodopera qualificata, l’inflazione e l’aumento dei prezzi per i materiali. Il Tesoro sudafricano ha già fatto sapere che non stanzierà ulteriori fondi, che dovranno quindi essere reperiti dalle varie municipalità. Ma intanto il tempo passa e i lavori non proseguono.

Il Paese sarebbe così a corto di fondi per l’organizzazione dei mondiali e avrebbe deciso di inserirvi le risorse inizialmente previste per due nuovi ospedali nel distretto di Northern Cape.

A pagare le conseguenze della sfrenata corsa alla Coppa del Mondo non sono però solo gli ospedali: le organizzazioni sindacali internazionali hanno fatto appello alla Fifa perché tuteli i diritti dei lavoratori, garantendo loro dei minimi salariali.

Sepp Blatter, il capo della Fifa, ha assicurato che i Mondiali si terranno in Sudafrica e che l’organizzazione non ha la minima intenzione di cercare un Paese sostituto, anche se in autunno ci sarà un meeting vitale per il proseguimento del sogno sudafricano. Ci sarà il via libera definitivo o il k.o. In quel caso sono pronte Germania e Inghilterra a giocarsi la carta del Mondiale di calcio. 

A meno di due anni dai prossimi Mondiali di calcio (11 giugno-11 luglio 2010), in programma per la prima volta in Africa, il Sudafrica  ipoteca buona parte della sua credibilità internazionale nell’organizzazione di una manifestazione che le sta creando  non pochi problemi.

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Marcel Vulpis

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