MotoGp: Non è ancora finita!
Bisogna capire cosa passa nella testa di Valentino Rossi in queste ore. E’ evidente a tutti l’atteggiamento antisportivo, immaturo, provocatorio e impunito di Marc Marquez. Ci siamo espressi qualche giorno fa sulla stanchezza psicologica di Rossi e sul ruolo dei terzi motociclisti su questo rush finale. Ebbene forse ci siamo sbagliati sul primo punto. Ma sul ruolo degli spagnoli in pista ed in particolare di MM abbiamo azzeccato le previsioni. In questo momento ci sentiamo fortemente vicini alle parole pronunciate dal numero 1 dello Sport italiano. Il Coni dalla parte di Valentino Rossi e “non per un fatto istituzionale” ha detto il Presidente Giovanni Malagò intervistato sul “fattaccio” di ieri.
A nostro avviso la cosa peggiore che è successa domenica a Sepang non è solamente l’antisportività di MM, non è stato il cadere nella trappola delle provocazioni da parte di Valentino Rossi e le sue dichiarazioni a caldo sulla probabilità di non gareggiare a Valencia. Ciò che ci lascia senza parole è la decisione della race direction sull’episodio: ultimo posto in griglia a Valencia – il gp che chiuderà la stagione 2015 del motomondiale – e tre punti di penalizzazione sulla licenza. Inoltre, e qui nasce un enorme dubbio, il rigetto del ricorso e l’impunità di MM. Andiamo per ordine. Una giuria prima di prende decisioni in merito a penalità e quant’altro, analizza l’episodio con tutte le immagini e le testimonianze a disposizione per capire il grado di responsabilità su certe situazioni. Non era necessario vedere successivamente le immagini da ogni lato della pista per capire come Marquez, accompagnato verso l’esterno della traiettoria (legittimo per Valentino per mantenere la traiettoria migliore e la pista con più grip), aveva già qualche giro prima pensato su come ostacolare in ogni modo e portare all’errore Valentino. L’impostazione di curva di MM e l’essersi appoggiato per primo sulla gamba e carena di Rossi sono la riprova di una caduta preannunciata. MM sapeva quello che stava compiendo: uno scempio sportivo. Valentino, suo malgrado, ha salvato la sua possibile caduta controbilanciando con la gamba sinistra e richiamando il grado di piegata proprio con l’apertura della stessa . La commissione giudica quello un calcio. Come se per far cadere una MotoGp bastasse un calcetto. No signori, quel gesto è stato a tutela della possibile caduta per Valentino e assolutamente lecito. Ma chi non ha corso e non ha messo il fondoschiena su quelle selle non può capirlo. Analizziamo le parole del Direttore di gara e responsabile della Race Direction Mike Webb: “Abbiamo ascoltato entrambi i piloti, siamo del parere che c’è stata colpa da entrambe le parti, ma secondo le regole Marquez non ha cercato alcun contatto, quindi non ha infranto alcuna regola, ma riteniamo che il suo comportamento stava infastidendo Rossi che pertanto ha reagito. Purtroppo ha reagito in un modo che va contro le regole. Quindi tre punti penalità a Valentino Rossi per la guida irresponsabile che ha deliberatamente provocato contatto, è andato deliberatamente largo in curva, cercando di portare l’altro pilota fuori traiettoria. Il risultato è stato l’incidente che abbiamo visto: si tratta quindi di guida e per questo abbiamo imposto a Rossi tre punti penalità.
Bene. Le testuali parole Marquez non ha cercato il contatto è falso. Marquez dopo l’ingresso in curva poggia manubrio e casco volontariamente per primo a mò di testata contro Rossi. Guida scorretta punibile con sanzione. Valentino Rossi ha reagito con guida irresponsabile danneggiando Marquez è falso. Rossi ha semplicemente tutelato se stesso evitando di cadere anche lui dopo la manovra irresponsabile di MM alzando la gamba sinistra in modo da controbilanciare l’urto e diminuire il grado della piega. Questa è assoluta cecità e impunità sull’atteggiamento antisportivo dello spagnolo che non solo si è lasciato passare da Lorenzo come burro sciolto ma improvvisamente è diventato competitivo durante il duello con Rossi.
Se vogliamo giudicare e sentenziare allora facciamolo a 360 gradi. Non possono questi signori investiti di cotanta responsabilità FALSARE un campionato mondiale con tutti i danni d’immagine che ne derivano.
Attualmente Rossi ha ancora 7 punti di vantaggio su Lorenzo (312 contro 305) ma, partendo ultimo a Valencia, le sue speranze di vincere il Mondiale si riducono notevolmente. Tra le varie combinazioni iridate in favore del Dottore di Tavullia, queste le più probabili: Lorenzo vince e Rossi arriva 2°; Lorenzo 2° e Rossi 3°; Lorenzo 3° e Rossi almeno 6°; Lorenzo 4°e Rossi almeno 9°. In caso di arrivo a pari punti, Lorenzo sarebbe campione perché ha più vittorie (finora 6 contro 4).
Siamo certi che Valentino Rossi rivedrà la sua posizione rispetto a Valencia. Come siamo altresì certi che tutti i centauri faranno un gesto eclatante alla partenza della Motogp a Valencia magari, forse lasciando passare Rossi già alla prima curva e lasciandogli la possibilità di giocarsela contro i due spagnoli fino all’ultima curva. Se giustizia sportiva non c’è stata per le comuni prassi è il momento di dimostrare che nel motociclismo certi giochetti non contano. Saranno gli altri centauri con lealtà sportiva e giustizia straordinaria a permettere che questo Mondiale sia aggiudicato in modo giusto. Almeno noi di Sporteconomy ci auguriamo che questo possa accadere al via del Gp di Valencia.
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