Motori – Il motomondiale scopre di essere sempre piu’ globale
E’ la
prima riflessione tecnica che emerge guardando con attenzione il calendario
sportivo della stagione 2014. Si parte
domenica 23 dal Qatar, per un totale di 19 prove in giro per il mondo,
in tutti e cinque i continenti. Ben otto sono al di fuori dei confini europei
(due negli States ed una ciascuna in Australia, Argentina, Brasile, Malesia,
Giappone e appunto Qatar in Medio Oriente). Per far comprendere l’interesse
degli appassionati per la MotoGp, a Rio Hondo, in Argentina, nonostante il
rischio collasso dell’economia nazionale, sono stati già venduti 70 mila
biglietti.
In Europa
confermate le due tappe tricolori (il 1° giugno al Mugello e il 14 settembre a
Rimini), le quattro spagnole, seguite da Francia, Inghilterra, Repubblica Ceca,
Germania ed Olanda. Nonostante la crisi gli sponsor fanno a gara per
accapararsi a colpi di milioni di euro (finiscono tutti nelle casse della
Dorna, e, in quota parte, dei promoter locali) i diritti di nome dei circuiti.
La fanno da padrone le bevande energetiche. Red Bull firma il grand prix delle
Americhe ad Austin in Texas (11-13 aprile), quello della Repubblica argentina
(25-27 aprile) e di Indianapolis.
La concorrente Monster, presente anche sulla livrea di molti team delle tre
serie del motomondiale, appare sui backdrop e retropodi del gran premio di
Francia (16-18 maggio) e di Catalogna (13-15 giugno). Altri importanti marchi
internazionali come Bwin (bookmaker austriaco) supportano i circuiti del gp di
Spagna (2-4 maggio) e della Repubblica Ceca (15-17 agosto). Presenze
significative, infine, di Hertz a sostegno del circuito del British Grand Prix
(29-31 agosto), di Eni per la prova in Germania (11-13 luglio), AirAsia (10-12
ottobre) per la tappa in Giappone e Shell Advance per il gran premio della
Malesia (24-26 ottobre, penultima prova del mondiale). Chiude, come ogni anno
da tradizione, la Spagna con il grand prix della Comunitat Valenciana (7-9
novembre 2014), che ha a budget 1,5 milioni di sponsorship, solo per questo progetto
di visibilità motoristica. Per il futuro la Dorna già pensa ad espandersi in
Cile, Russia, Cina, Thailandia, India e Indonesia (anche se non esiste ancora
un circuito che rispetti i parametri imposti dalla MotoGp), soprattutto in
termini di sicurezza.
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