Motori – La “cura” Ezpeleta per il Circus delle due ruote
Continua il "tour" di Carmelo Ezpeleta, boss del Motomondiale, che ha incontrato a Bologna i team privati della MotoGP. Una riunione utile a raccogliere proposte ed idee che possano garantire un futuro più solido anche per chi occupa la seconda metà della griglia di partenza. Presenti alla riunione Gresini, Cecchinello, Mularoni, Campinoti e Poncharal, che hanno messo sul piatto i loro problemi economici e di ritorno d’immagine.
1.Per trovare una soluzione a questi problemi, il numero uno di Dorna ha proposto innazitutto che dal 2010 venga istituito un "sotto-mondiale" riservato ai team privati. Una soluzione che, secondo lui, di fatto evidenzierebbe maggiormente la differenza tra i privati e gli ufficiali. Lontani quindi i tempi in cui le moto del team Gresini lottavano per la vittoria.
2.Una sorta di sbarramento potrebbe poi essere introdotto per gli esordienti, che sarebbero obbligati a non passare direttamente dalla 250 ad un team ufficiale della MotoGP. Almeno un anno con moto satellite potrebbe rifornire i team privati di buoni piloti a costi inferiori, se fosse vero che anche gli ingaggi meritano un tetto limite.
3. In arrivo MotoGP buone per durare almeno due anni. Il congelamento dei progetti per almeno due stagioni consente di risparmiare sui leasing e sui costi di sviluppo e realizzazione dei prototipi.
4. A questa soluzione che si aggiungeranno anche quella di prolungare la durata dei motori fino a tre Gran Premi consecutivi (oggi la revisione totale avviene alla fine di ogni GP), e di ridurre il numero di test che è poi il primo provvedimento concreto adottato per il 2009 dopo il monogomma.
5.Ezpeleta sembra inoltre aver trovato accordo unanime sulla proposta di Fausto Gresini di ridurre ad una sola moto il pacchetto a disposizione di ogni pilota. Il che metterebbe alcuni team in condizione di produrre più moto clienti. La soluzione non piace proprio a tutti, ma è considerata un male necessario per dare ossigeno al mondiale.
6.Inoltre Ezpeleta avrebbe chiesto ai privati – che ora preferiscono essere definiti "indipendenti" – di impegnarsi nel campionato della Moto2, che sostituirà la 250cc.
7. La categoria della Moto2, inzialmente contestata e disdegnata sta invece cominciando ad interessare. Il Team Scot di Cirano Mularoni (fonte www.gpone.com) ha già acquistato due Honda CBR600rr e sta provando ad incaricare un’azienda artigiana di realizzare un telaio specifico per le competizioni. La moto potrebbe percorrere i suoi primi chilometri già l’estate prossima. L’operazione di Mularoni è interessante: se è vero che con poco sforzo un team privato può costruirsi la Moto2 praticamente in casa la categoria potrebbe arrichirsi presto di partecipanti (Ezpeleta ne vuole 26 dal primo anno, il 2010). Sarà però importante riuscire ad evitare che la case impegnandosi personalmente possano fare delle Moto2 enormemente migliori di quelle realizzate dai privati. Solo un regolamento ben fatto lo può evitare.
Lo scatenato Carmelo ha approfittato della visita in italia per un passaggio a Borgo Panigale dovre ha incontrato i vertici Ducati. E’ stata l’occasione per confrontarsi con i dirigenti dell’azienda sugli esiti del meeting giapponese tra costruttori, tenutosi all’inizio del mese di gennaio e per valutare la possibilità di aumentare le moto sullo schieramento nel 2010.
Ducati, contrariamente a quello che era sembrato in un primo tempo, non è nella condizione di schierare una sesta moto nel 2009. La situazione di Melandri ed Hopkins rimane quindi ancora in attesa di risposte. Una sesta Ducati per l’americano avrebbe agevolato il lavoro di Barthlemy per allestire il team privato Kawasaki, spendendo meno e accaparrandosi il solo Melandri come pilota. Potrà ionvece accadere il prossimo anno che la fornitura Ducati ai privati vada ad aumentare, nel caso sopracitato di una moto sola per pilota.
Lo sforzo di Ezpeleta per completare la griglia della MotoGP, non è però servito ad evitare un’altra fuga di sponsor: toccherà infatti alla Suzuki presentarsi ai test con le carene "libere" in attesa di trovare un nuovo partner che sostituisca la Rizla, che ha mandato "in fumo" il suo investimento.
fonte:Tgcom.it/motori
Analisi sul mondo delle due ruote, gestito dalla spagnola Dorna Sports, da parte della sezione motori di Tgcom.it.
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