Motori – Venti di guerra in FOTA
Nonostante le dichiarazioni tranquillizzanti di Ross Brawn, all’interno dell’Associazione dei Team di F1 nata lo sorso anno a Maranello, tira un pò di maretta. La stagione per la FOTA è iniziata male e probabilmente finirà peggio quale pomo della discordia i diffusori usati da solamente tre scuderie che stanno falzando di non poco i valori in campo.
Come riportato da Sporteconomy prima dell’avvio della stagione sulla FOTA si sono accesi i riflettori in occasione del muro contro muro sulla decisione di assegnare il mondiale 2009 in base al numero di vittorie piuttosto che dei punti assegnati.
Tuttavia conosciamo gli esiti: non si è ancora placata la polemica relativa ai diffusori di Toyota, Williams e Brawn, contro le quali si erano scagliate Ferrari, Red Bull, Renault e BMW che la scorsa settimana è emerso un altro problema, quello relativo agli introiti televisivi che vanno distribuiti in base all’andamento in campionato delle scuderie presenti l’anno precedente.
A sollevarlo per primo lo stesso Flavio Briatore, che, in un intervista ai media, ha riportato che non sono di competenza della Brawn i 30 mln dei diritti televisivi quale nuovo team per i prossimi tre anni. Inoltre Adam Parr della Williams, anch’esso coinvolto in una polemica subito rientrata con Stefano Domenicali, ha ammesso che ci sono stati dei momenti di alta tensione: "Ma Luca di Montezemolo, il presidente della FOTA, con l’aiuto di Ron Dennis e John Howett stanno tendando di ricucire lo strappo riuscendo a tenere unita questa preziosa organizzazione".
Anche Chris Horner della Red Bull dichiara: "Aspetti delicati da discutere ovviamente dentro le 4 mura di casa. Il clima è teso e la tensione si taglia con una lama tra le scuderie, ma cogliendone il lato positivo questo è sicuramente un banco di prova per tutti per andare oltre gli interessi personali ma per il bene comune". (Alfredo Giuliani)
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