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Motori/F1 – Ferrari: variazioni nel pacchetto azionario?

Novità in casa Ferrari. I prossimi mesi saranno cruciali sia da un punto di vista tecnico, con delicate decisioni sui destini di uomini chiave dei successi degli ultimi anni (Schumacher e Todt su tutti) e commerciale (si cerca ancora il nuovo main sponsor che, dal 2007, prenderà il posto di Vodafone, destinata alla McLaren), che sotto il profilo societario.

Mediobanca ed il consorzio composto da Commerzbank e Banca Popolare Emilia-Romagna (detentrici del 21.5% dell’azionariato della Ferrari), infatti, vogliono progressivamente disinvestire la propria partecipazione nella factory modenese del Cavallino Rampante.

Alberto Nagel, direttore generale di Mediobanca, nel corso della presentazione dei conti semestrali 2005-2006, ha dichiarato che discorsi in tal senso sono stati gia avviati con la Fiat (società controllante della Ferrari con il 56% del capitale sociale) per cercare di delineare il miglior iter possibile, tenendo in considerazioni le rispettive esigenze. Una soluzione – conclude Nagel – dovrebbe essere trovata nell’arco delle prossime 4-6 settimane.

Attualmente il capitale sociale della Ferrari è così frazionato: Fiat (brand automotive torinese, 56%), Mediobanca (banca di credito finanziario milanese, 11.7%), Piero Ferrari (10%), Commerzbank (istituto di credito tedesco, 8.5%), Abn-Amro (banca d’affari olandese, 7.5%), Mubadala (società di investimenti del governo di Abu Dabi, 5%), e Banca Popolare dell’Emilia-Romagna (istituto di credito, 1.3%). (Luca Clemente) (riproduzione riservata)

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Marcel Vulpis

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