Mutko si fa da parte dalla RFS per rispondere alle accuse di doping di Stato
Vitaly Mutko, “uomo” molto vicino al presidente Vladimir Putin (in marzo ci saranno le nuove presidenziali in Russia), lascerà per sei mesi la carica di presidente della Federcalcio russa, pur mantenendo la guida del Comitato organizzatore dei Mondiali2018 e quella di n.1 dello Sport. Lo scrive l’agenzia Tass. Una auto-sospensione per rispondere nelle sedi opportune e con maggiore serenità alle accuse di doping di Stato (da parte della WADA, l’agenzia mondiale delegata all’anti-doping).
Mutko ha fatto l’annuncio durante una riunione dell’Esecutivo della RfS, la Federazione russa. Al suo posto andrà temporaneamente il DG della Federcalcio, Alexander Alayev. La stampa internazionale ha riferito che il doping di stato in Russia avrebbe coinvolto anche la Nazionale di Mosca che partecipò ai Mondiali di calcio nel 2014 (in Brasile). Mutko ha seccamente smentito quest’accusa. La Russia è stata esclusa dalle Olimpiadi invernali del 2018, ma i singoli atleti che risulteranno negativi ai test potranno partecipare a titolo individuale. Mutko, nominato membro del comitato esecutivo della Fifa nel 2009, ne è stato estromesso nel 2017.
No Comment