NBA: perdite “monstre” in caso di ritardi nella partenza della nuova stagione sportiva
(di Alessandro Presta) – Secondo un rapporto di ESPN, la National Basketball Association (NBA) rischia di perdere tra i 500 milioni e il miliardo di dollari di introiti se l’inizio della stagione 2020/21 venisse posticipato a gennaio. L’emittente statunitense ha riferito che i dirigenti NBA spingono per un ritorno sul parquet già il 22 dicembre. In questo modo, si consentirebbe una stagione regolare “breve” da 72 partite (anziché 82) prima dei Giochi olimpici di Tokyo, in programma per l’estate 2021. Un inizio a gennaio restringerebbe ulteriormente i tempi e quindi il numero di match giocabili, determinando così un grosso taglio delle entrate.
La situazione attuale non permette all’NBA di subire ulteriori perdite. Lo scorso anno i ricavi complessivi sono diminuiti del 10%, le stime dicono 1.2 miliardi di dollari di entrate in meno, 800 milioni per le perdite al gate (ticketing) e 400 milioni per le sponsorizzazioni e il merchandising. La speranza della lega è iniziare la stagione a dicembre in modo da compensare le perdite previste per la giornata di match senza tifosi. La continua minaccia dovuta dalla pandemia, infatti, non permette ancora ai fan di partecipare agli eventi, 4 miliardi di dollari in meno stimati solo per questo.
Nonostante ciò, la National Basketball Players Association (NBPA), il sindacato dei giocatori di cui Chris Paul (stella degli Oklahoma City Thunders) è presidente, è dubbiosa sulla necessarietà d’inizio anticipata; preferirebbe l’inizio delle partite per il Martin Luther King Jr Day (18 gennaio). Secondo il sindacato, la tardata chiusura delle scorse NBA Finals (conclusa l’11 ottobre) non consentirebbe agli atleti di prepararsi al meglio per la nuova stagione.
L’NBA vuole riportare i tifosi sugli spalti, sia per le entrate che generano i biglietti venduti, sia per offrire uno spettacolo al quale gli americani sono abituati. L’assenza di pubblico durante la bolla di Orlando, infatti, è una delle cause della riduzione di ascolti tv e, ovviamente, delle entrate. Inoltre, secondo le attuale condizioni, un inizio di stagione ritardato sarebbe dannoso anche per i giocatori, dato che i loro introiti sono strettamente vincolati a quelli della lega.
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