(di Alessandro Presta) – Gail Miller, proprietaria degli Utah Jazz, ha recentemente deciso di vendere la squadra per 1.6 miliardi di dollari. L’imprenditrice aveva acquistato la franchigia NBA nel 1985; negli anni ’90, l’ha portata a vincere due titoli di Western Conference con l’iconica coppia Malone-Stockton. Dopo 35 anni di presidenza, la squadra di Salt Lake City avrà un nuovo proprietario: Ryan Smith, cofondatore e CEO di Qualtrics, una società di software con più sedi negli Stati Uniti.

Smith è da anni partner aziendale degli Utah Jazz. Nel 2017 ha creato e investito nella sponsorizzazione di successo con la patch filantropica “5 for the fight”. La patch ha sostituito il logo di Qualtrics sulle maglie ed è servita a raccogliere numerose donazioni a sostegno di importanti cause come quella per la cura del cancro.

La transazione tra Gail Miller e Ryan Smith prevede, oltre all’acquisizione della franchigia NBA, la gestione dello stadio (Vivint Arena di Salt Lake City) e l’acquisto degli “Salt Lake City Stars”, la squadra della NBA G League (lega minore di NBA). Nonostante la possibilità di spostare la franchigia dallo Utah, il nuovo proprietario sembra intenzionato a mantenere la squadra a Salt Lake City. La struttura dirigenziale e la guida tecnica non dovrebbero cambiare. Il GM (general manager) rimarrà Justin Zanik e in panchina Quin Snyder. Per la chiusura della trattativa si attende ancora l’approvazione da parte del “Board of Governators” NBA che dovrebbe avvenire entro la fine del 2020. Smith vorrebbe inoltre acquisire la stazione radio commerciale “The Zone Sports Network” dalla famiglia Miller. A condizione che le parti stipulino un accordo separato e approvazioni separate.

Gail Miller ha recentemente dichiarato di aver piena fiducia nel progetto portato da Ryan Smith, un progetto che porterà gli Utah Jazz al livello successivo. La trattativa sbloccherà opportunità non consentite fino ad ora; inoltre, la famiglia Miller potrebbe avere un ruolo di minoranza all’interno della società.