Nino Pizzolato entra di diritto nella storia della Olimpiadi: l’Azzurro conquista la medaglia di bronzo nella categoria fino a 89 kg, e fa il bis dopo quello di Tokyo. Una gara al cardiopalma per Pizzolato con sole due alzate valide, una per ciascun esercizio, 172 di strappo e 212 di slancio per un totale di 384 kg. La gara è stata vinta dal bulgaro Karlos Nasar con 404 kg, nuovo record del mondo; argento per il colombiano Yeison Lopez con 390.
La gara
Nino Pizzolato sale in pedana nello strappo con 172 kg ma il gomito sinistro cede e rende nulla la prova; perfetto invece il secondo tentativo alla stessa misura. Tenta il record personale poi in terza prova il siciliano delle Fiamme Oro, che chiede 176 kg, ma è di nuovo la spalla sinistra a cedere e l’atleta schizza indietro.
Nella prima prova di slancio a 212 kg l’Azzurro non ingrana e non riesce a completare la girata; nel secondo tentativo a Nino viene contestato un movimento sospetto del braccio sinistro, che lo rende nullo. In terza prova l’Azzurro tenta il tutto per tutto riprovando la misura: inizialmente la giuria si esprime con tre luci rosse ma il Team Tecnico Azzurro rischia il tutto per tutto e gioca la challenge card, sicuro della buona prova di Nino. La Giuria Tecnica ribalta il risultato e valuta buona l’alzata. 212 kg di slancio dunque per Nino Pizzolato, per un totale di 384. Occorre però aspettare che tutti gli altri atleti in gara terminino le loro prove ma sia l’iraniano Javadi, sia il coreano Yu Dongju, sia l’armeno Karapetyan falliscono i loro tentativi. È bronzo olimpico!
Nino Pizzolato
“È stata una gara dura. Sono molto soddisfatto anche se rimango ancora con l’amaro in bocca perché si poteva fare meglio. Per questo già da oggi inizieremo a lavorare per prepararci al meglio per Los Angeles, per raggiungere il nostro obiettivo.
Io ho dato il massimo in tutte le prove, soprattutto l’ultima, dove ho veramente messo tutto me stesso. Ringrazio la mia famiglia che mi è sempre stata vicino, il Direttore Tecnico, la Federazione, il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, Giulia e tutte le persone che mi sono state accanto in questi anni di allenamento e di difficoltà legate all’infortunio.”
Sebastiano Corbu
“Siamo riusciti ad acciuffare questo risultato proprio sul finale. I problemi alla schiena non sono mai finiti e con le tensioni della gara si sono riacutizzati e Nino non riusciva a mettere a punto quello che avevamo fatto fino ad oggi. È stata una prova di carattere forte, che gli ha consentito di essere il Nino Pizzolato che conosciamo. Quanti altri atleti sarebbero stati in grado di fare questo sforzo immane? Obiettivo Los Angeles, non ci riposiamo di certo.”
Questa sera alle ore 21.00 segui lo speciale di FIPE Power Mag su FIPE TV: approfondimento della gara di Nino Pizzolato con il commento di Claudio Cavosi e Marco Di Marzio.
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