Nuova Champions League e non solo: i cambiamenti del calcio nei prossimi anni
La Champions League si rifà il trucco. La nuova frontiera del calcio europeo non sarà la tanto invocata SuperLega, ma una Champions League strutturata in modo diverso rispetto a quella attuale. La Uefa e i principali club continentali stanno lavorando a un nuovo format della massima competizione europea, che dovrebbe partire nel 2024.
La nuova Champions sarà più ricca e più facilmente accessibile per i top team europei ma, a differenza della Superlega, non sarà a numero chiuso. Una parte dei posti inoltre sarà assegnata tramite promozioni dalle altre due competizioni europee. I cambiamenti del calcio continentale non riguarderanno solo la Champions League, ma anche le altre manifestazioni continentali.
Sarebbe infatti in cantiere la nascita di una terza competizione a partire dal 2021, con il conseguente ritorno al “calcio delle tre coppe” terminato a fine anni ’90. Ad ognuno di questi tornei parteciperebbero 32 squadre, con conseguente incremento delle partite internazionali e diminuzione degli incontri nazionali. Una svolta epocale, frutto di un compromesso tra la Superlega tanto auspicata dai top club europei e l’idea di una Champions League più inclusiva, portata avanti da Platini sotto la sua gestione.
L’aumento degli impegni internazionali per i club porterebbe a un minor spazio per le Nazionali, che avrebbero meno finestre per giocare ma non meno partite in programma. Un’altra importante novità che interessa le Nazionali riguarda il possibile svolgimento nello stesso anno dei tornei continentali (Europeo, Coppa d’Africa, Copa America etc.). Altre due proposte concernono il riposo obbligatorio riconosciuto ai giocatori e l’implementazione delle regole del Fair Play finanziario volta ad una sua più rigida applicazione.
Capitolo Football Leaks
Stando al quotidiano tedesco Der Spiegel, il 31 marzo 2016 si sono riuniti a Zurigo i rappresentanti di Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Arsenal, Manchester United, Milan e Juventus. L’intenzione era di creare una lega alternativa ai campionati nazionali che, oltre a questi top team, avrebbe visto partecipare anche Liverpool, Chelsea, Manchester City, PSG, Borussia Dortmund, Olimpique Marsiglia, Atletico Madrid, Inter e Roma.
Per scongiurare questa eventualità, sempre nel 2016, il segretario generale della UEFA Theodoridis ha adottato una riforma che, a partire dalla stagione successiva, ha modificato i criteri di accesso alla Champions e ha stabilito una diversa suddivisione dei premi in denaro per le due principali competizioni europee. I club che hanno partecipato all’Europa League, infatti, hanno percepito 60 milioni in meno rispetto ai 150 totali dei club partecipanti alla Champions.
Nonostante il grande clamore suscitato dai documenti di Football Leaks, i rappresentanti dei “top team” hanno smentito categoricamente le pressioni esercitate sull’UEFA che avrebbero portato alle riforme del 2016.
(hanno collaborato Paolo Lora Lamia, Luca Missori, Federico Papa, Lorenzo Agostinelli) – corso Giornalismo calcistico – uffici stampa – Elite Football Center
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