Olimpiadi – Pechino non spenderà quanto Atene
Le Olimpiadi di Beijing 2008 costeranno molto meno di quelle di Atene. Lo ha dichiarato Jiang Xiaoyu, Vice-Presidente Esecutivo del BOCOG.
Rispetto a quanto speso in Grecia, circa 2,4 miliardi di USD, il budget operativo di Pechino è stato fissato a 1,609 miliardi di USD. La cifra consentirebbe una chiusura di bilancio in attivo per circa 16 milioni di USD.
Non è chiaro se queste cifre siano davvero realistiche. Non la pensa così, tra gli altri, il Wall Street Journal, che ha già definito le prossime Olimpiadi come “le più stravaganti della storia”. Secondo l’autorevole testata americana, infatti, sembra che la corsa al business olimpico in Cina sia in pieno svolgimento. Il meccanismo rischia di alimentare bolle speculative, dal momento che “qualsiasi cosa coinvolga delle ruspe viene considerato un progetto correlato alle Olimpiadi”.
Tra i cantieri menzionati dal Wall Street Journal figurano quelli previsti nella zona di Qingdao (sede delle competizioni veliche): l’ampliamento dell’aeroporto (che ha solo un anno di vita), una linea ferroviaria ad alta velocità, un ponte di oltre trentacinque chilometri sulla baia e un nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti fognari aumenteranno i costi di circa 8,5 miliardi di USD – pur avendo poco o nulla a che fare con i Giochi, almeno in senso stretto.
Le dichiarazioni dei dirigenti CIO e BOCOG sulla presunta economicità dei Giochi di Beijing non terrebbero dunque conto del fatto che molte delle spese realmente sostenute non verranno inserite nel budget ufficiale.
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