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Olimpiadi: ricavi in aumento del 33% nonostante l’impatto della pandemia

(di Davide Pollastri) – Secondo i dati del CIO, il ciclo olimpico 2017-2020 ha generato le entrate più importanti di sempre: 7 miliardi di euro.

Il Covid-19, il rinvio al 2021, le 350mila firme raccolte per chiederne l’annullamento, il ‘No‘ di Toyota alla messa in onda dei propri spot “per non rischiare di essere associata ad un evento potenzialmente negativo” e, non ultimo, gli spalti deserti, con conseguente danno economico stimato da Forbes in 694 milioni di euro, non hanno impedito all’Olimpiade di Tokyo di generare ricavi che, sommati a quelli ottenuti dai Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang del 2018, hanno permesso al Comité International Olympique di contenere le perdite causate dalla pandemia

I Giochi olimpici, fedeli al proprio motto Citius, Altius, Fortius – Communiter”, traducibile in italiano come “più veloce, più alto, più forte – insieme”, hanno affrontato gli anni del Covid-19 con tenacia e, cifre alla mano, ne sono usciti a testa alta. È infatti il ciclo olimpico relativo agli anni della pandemia quello più ricco di sempre. I numeri che emergono dal confronto con il ciclo precedente (inerente alle Olimpiadi di Sochi e Rio de Janeiro) sono inequivocabili: ricavi stimati in 5,3 miliardi di euro per il ciclo 2013-2016, ricavi stimati in 7 miliardi di euro per il ciclo 2017-2020/21.

Il raffronto con i cicli precedenti al 2013, come evidenzia un grafico pubblicato da Amir Somoggi (Managing Director di Sports Value) su LinkedIn, è, eccezion fatta per il ciclo attinente ai Giochi di Vancouver (2010) e Londra (2012), ancora più eloquente: +35% sul ciclo 2009-2012; +99% sul ciclo 2005-2008; +159% sul ciclo 2001-2004; +187% sul ciclo 1997-2000 e +313% sul ciclo 1993-1996.

I numeri sopracitati, che è bene ribadire rappresentano i soli ricavi e non gli utili, hanno permesso ai giochi nipponici di contenere le perdite, comunque mastodontiche, causate dalla pandemia. Il risultato è stato raggiunto grazie ai ricavi generati dai diritti TV, cresciuti del 9% rispetto al ciclo precedente, e dalle entrate registrate sotto la voce licensing, cresciute del 70%. Tuttavia, il sostegno maggiore è arrivato dal “TOP” (The Olympic Partner), il programma di sponsorizzazione globale, creato nel 1985 su iniziativa del CIO, al quale è affidato il compito di generare entrate diversificate da condividere con i comitati organizzatori dei Giochi. Dagli Sponsor, molti dei quali esclusivi del programma TOP, sono pervenuti 5,8 miliardi di euro, 3 miliardi in più dei 2,8 miliardi di euro pervenuti nel ciclo precedente.

In attesa di conoscere i ricavi del ciclo olimpico attuale (Pechino 2022-Parigi 2024), il CIO festeggia i numeri, in costante crescita, dei suoi Giochi. Ben 128 anni dopo la prima edizione dei Giochi olimpici moderni voluti da Pierre de Coubertin, l’importante non è più “partecipare”, bensì fatturare.

 

 

 

 

 

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