Oltre un miliardo di investimenti in calciomercato (anzi per la precisione 1.037 milioni di euro), con operazioni triplicate solo guardando a cinque anni indietro: 373 milioni nel 2012. E’ il segno di una certa vitalità dei club, soprattutto quelli (come il Milan) interessati da “iniezioni” di denaro fresco ,collegate a filo doppio alle nuove proprietà. La crescita del comparto è ancora significativa se si mette questo dato a confronto con quello dell’estate 2016, quando furono spesi 730 milioni di euro.

Negli ultimi sei anni l’unico momento di “decrescita” del transfermarkt tricolore è stato il 2014, quando i club della serie A non investirono più di 335 milioni. Già nel 2015 si arrivò quasi al raddoppio di questa cifra superando l’asticella dei 608 milioni di euro. La “regina” del mercato è stata sicuramente il Milan con 240 milioni di euro spesi ed uno sbilancio tra entrate ed uscite per 176 milioni di euro. Sempre i rossoneri hanno avuto con Leonardo Bonucci (45 milioni di euro) il colpo in entrata più importante, mentre l’AS Roma si è portata a casa l’oscar economico (40 milioni) per la migliore cessione (l’egiziano Salah al Liverpool FC). Guardando al mercato internazionale il miliardo dell’Italia è inferiore solo a quello inglese (1,5 miliardi di euro) e il miglior “colpo” dell’estate (Bonucci dalla Juve al Milan) è all’11° posto della classifica internazionale delle cessioni/acquisti per valore economico. La Ligue1 guidata dagli acquisti del PSG supera il tetto dei 600 milioni, seguita in area 500 milioni da Liga spagnola e Bundesliga tedesca. In totale le cinque leghe top (Italia, Spagna, Francia, Germania e Inghilterra) fino ad oggi hanno generato “movimenti” per oltre 4,2 miliardi di euro e c’è da attendere ancora una mezza giornata, visto che il calciomercato prosegue fino ad oggi incluso nella Liga Santander.