Oxilia (Feralpisalò): Il territorio al centro del nostro progetto (non solo calcistico)
Il territorio è stato sempre al centro delle strategie (non solo calcistiche) della Feralpisalò del presidente Giuseppe Pasini. Ne abbiamo parlato, in questa intervista, con Matteo Oxilia (nella foto in primo piano), direttore comunicazione del club lombardo (iscritto in Serie C), di cui l’agenzia Sporteconomy è “Corporate Media Partner”.
D: Oxilia, cosa rappresenta il territorio per il progetto Feralpisalò?
R: Innanzitutto per Feralpisalò “territorio” e restituzione valoriale sono alla base del nostro percorso quotidiano. E soprattutto in un periodo in cui il primo è stato fortemente colpito dalla pandemia sotto molto punti di vista (da quello sanitario al tessuto industriale) e la seconda è sempre messa a dura prova da un’etica che non sempre tutti abbracciano. Ritengo che il “Covid-19″, per assurdo, abbia aiutato ad accelerare alcuni approcci a sistemi, metodi e mezzi che già esistevano ma erano poco considerati. Penso alle video conferenze. Oggi sono la realtà e la routine. Le conferenze stampa sono su Skype o su Zoom. Anche i B2B, come quelli che abbiamo organizzato noi durante il lockdown. Le dirette social sono aumentate e, per quanto ci riguarda, ne abbiamo approfittato per avvicinare i tifosi al club, ma anche per dare visibilità ai partner commerciali o ai ragazzi di V e VI Categoria. La comunicazione ai tempi del Covid-19, inoltre, ha necessità di chiarezza, semplicità, notizie certe e verificate offerte da professionisti evitando di alimentare un’incidenza dilagante. Noi abbiamo ad esempio proposto una rubrica con la psicologa del nostro “settore giovanile”, che ha affrontato tematiche e offerto consigli per tecnici, genitori e ragazzi: come affrontare il lockdown, come stimolare i giovani, quali problematiche non sottovalutare.
D: Avete lanciato in questi ultimi giorni “Bordo Campo”. Potete illustrarci l’iniziativa e quali altri progetti sono già attivi in questa nuova stagione?
R: Bordo Campo s’inserisce in un contesto un po’ più ampio dedicato al match day: il progetto “MVP – Most Valuable Partner”. Abbiamo previsto un percorso in tre tappe. La prima è appunto “Bordo campo”, un collegamento in diretta social (con questa idea abbiamo chiesto ed ottenuto dalla Lega una modifica del regolamento per ottenere la possibilità di collegarci indiretta nel pre partita) per la lettura delle formazioni, le ultime news, il commento di un giornalista e, appunto, il coinvolgimento di un partner. Il quale sarà poi coinvolto in una speciale contesto di ospitalità preferenziale e, al termine della gara, premierà il migliore in campo (anche avversario) scelto dalla stampa con photo opportunity dedicata ai nostri house media e veicolata anche off line. Abbiamo poi tante cartucce pronte: un coinvolgimento speciale per i ragazzi del team “Senza di me che gioco è?”, anche loro fermi da troppo tempo e che per noi rappresentano un asset fondamentale. Ma anche un progetto sociale di educazione civica digitale di assoluto spessore, per la sensibilizzazione contro la violenza delle parole dedicato a tutto il nostro settore giovanile.
D: Feralpisalò e social media – come si sta muovendo il club sotto il profilo della digital transformation?
R: Ci stiamo muovendo. Ed è già molto. Negli anni passati, a parte qualche meme sui social, non c’è stato un vero sviluppo dell’area digital. Che deve comprendere anche il sito, la “casa madre” della comunicazione online, ma soprattutto la logica mobile. Il nostro obiettivo – e ci stiamo strutturando per farlo – è quello di crescere sempre di più in quello che per tutta la Serie C dovrebbe essere la priorità per garantire sempre maggior visibilità al proprio brand e alle aziende che lo supportano. Lo sviluppo digitale per noi quindi è diventato un focus prioritario. Il nostro obiettivo è proprio diventare un punto di riferimento “GLOCAL” per lo sport, il calcio, i giovani e le aziende in un territorio ricco di realtà e al centro dello snodo commerciale europeo. Feralpisalò vuole e deve diventare un faro ed un punto di riferimento. Al di là della categoria. Per questo ci rapportiamo con le aziende anche in veste di consulenti: proponiamo i percorsi migliori all’interno delle opzioni offerte dal club ma anche offrendo soluzioni tra imprenditori, creando ponti. Per noi la corporate communication è fondamentale, visto anche il ruolo del Presidente Pasini come leader del Gruppo Feralpi e di Confindustria Brescia.
D: Negli ultimi mesi avete lanciato l’idea di organizzare le conferenze stampa presso le sedi delle aziende partner. Quali sono i principali risultati raggiunti in termini di comunicazione e come vi muoverete, nei prossimi mesi, per supportare anche l’area marketing del club?
R: Abbiamo messo in pratica un’idea semplice ma efficace per la logica della visibilità aziendale: abbiamo sfruttato dei momenti altamente mediatici nel calcio, come la presentazione di tesserati (dirigenti, tecnici o calciatori) sfruttando la collaborazione degli stakeholder commerciali che così potessero godere di una visibilità garantita, vestendo la conferenza stampa su misura, nelle loro aziende e in alcuni casi creando appuntamenti mediatici strutturati con dirette social per il fan engagement e non solo una media priority. Abbiamo avuto senza dubbio riscontri di grande entusiasmo da parte delle aziende coinvolte e di quelle che poi hanno voluto esserlo. Con plus economici importanti in termini di rinnovi contrattuali e approcci concreti. Marketing e comunicazione vanno a braccetto e il confine tra le due aree è spesso sottile, sfumato. La collaborazione, se costruttiva, diventa davvero un’arma importante per la squadra ombra a supporto della parte sportiva, che ha sempre la priorità.
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