L’azzurro solleva 213 kg conquistando la prima medaglia paralimpica azzurra nella storia della disciplina.
Donato Telesca (nella foto in primo piano) conquista la medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024, nella categoria fino a 72 kg, sollevando 213 kg in seconda prova. Si tratta di una giornata storica per il Comitato Paralimpico Italiano e la Federazione Italiana Pesistica che conquistano la prima medaglia paralimpica della disciplina.
Gara bellissima da parte del 25enne lucano che deve vedersela sin dalla prima alzata con il cinese Hu e l’uzbeco Jamilov, tutti molto vicini: 208 kg per Hu, 209 per Telesca, 210 per Jamilov, che però subisce la tensione e fallisce la prima prova. Stacca subito tutti, invece, il campione olimpico in carica, Bonnie Gustin, con 221 kg. Il testa a testa prosegue: 212 per Hu e 213 per Telesca, prova inizialmente data nulla per un fermo troppo breve, ma subito contestata con una challenge card dai nostri tecnici, a cui viene dato ragione. Si rimette in gara anche Jamilov che solleva i 210, ma non i 214 e si ferma ai piedi del podio. La battaglia per l’argento è rimandata all’ultima e definitiva alzata: salgono i 214 del cinese, mentre i 215 kg di Donato vengono dati nulli e purtroppo questa volta non va a buon fine la challenge card chiesta dai nostri tecnici. Medaglia di bronzo, dunque, per il nostro Donato Telesca, argento al cinese Peng Hu, mentre l’oro va al malese Bonnie Bunyau Gustin che mette anche la firma sul nuovo record del mondo con 232 kg.
courtesy photo of FIPE press office
Le dichiarazioni
Donato Telesca
Sono soddisfatto di quello che abbiamo raggiunto: una prima medaglia storica per l’Italia. Sono un po’ rammaricato perché sin da subito eravamo sopra il cinese, l’idea era quella di prendere l’argento, ma abbiamo dato il massimo ed abbiamo lottato fino alla fine. Non ho rimpianti, ho spinto quel bilanciere con il cuore. E’ un risultato di squadra che è stato possibile grazie al supporto del CIP, della Federazione, delle Fiamme Oro, e dei miei tecnici a cui devo tanto. Un grazie speciale alla mia famiglia che mi ha supportato in ogni decisione ed in ogni momento della mia vita e della mia carriera. Grazie anche alle tante persone che sono venute oggi al palazzetto a tifare per me, a tutti quelli che mi hanno seguito in tv e creduto in me. Oggi ho dato il massimo anche per dare una speranza a tante ragazze e ragazzi che in Italia possono e devono attraverso lo sport e il Parapowerlifting inseguire un sogno come sto provando a fare io tutti i giorni. Dopo la delusione di Tokyo mi sono rimesso in discussione ed ho fatto tre anni di allenamenti senza fermarmi mai. Questo risultato mi ripaga di tutti i sacrifici fatti. Ora mi prenderò qualche giorno di riposo, ma senza esagerare: il mio obbiettivo adesso è Los Angeles 2028.
Sandro Boraschi – DT Nazionale Paralimpica
Al di là del primo posto, che era ad appannaggio indiscusso dell’atleta malese a cui vanno i nostri complimenti, il resto era da giocarsela tra noi e il cinese. Sapevo che Hu ha questa grossa capacità di dare sempre il massimo negli appuntamenti importanti ed oggi è stato bravo a fare quel kg in più rispetto a noi che ha fatto la differenza. Complimenti a lui ma soprattutto complimenti a Donato che oggi ha scritto una pagina di storia per il nostro sport. Se siamo qui e siamo riusciti a spingere quei kili è perché abbiamo una struttura dietro che ci supporta a 360 gradi. Sono orgoglioso e fiero di quello che abbiamo fatto. Ora andiamo a festeggiare questa bellissima medaglia.
Antonio Di Rubbo – Tecnico Nazionale Paralimpica
È stata una gara difficile e combattuta, kilo su kilo sugli avversari; peccato per la terza prova, per poco Donato non ha portato a termine l’alzata che ci avrebbe regalato l’argento. Il lavoro è stato molto accurato, in maniera particolare nell’ultimo anno. Ora c’è grande soddisfazione e soprattutto una grande emozione per questa medaglia. Grazie anche al numeroso pubblico italiano che è venuto a supportarci.
Antonio Urso – Presidente FIPE
Questa medaglia ha un peso storico enorme: è la prima per la FIPE in una Paralimpiade ma è anche la prima per il Comitato Paralimpico Italiano in questa disciplina. Questa medaglia conclude anche il mio ciclo come Presidente all’interno della Federazione: avere la possibilità di chiudere vincendo una medaglia olimpica e una paralimpica è qualcosa di importante. Non posso che ringraziare tutto lo staff, tutto il Consiglio Federale, i Comitati Regionali, i tecnici che hanno lavorato in Italia per fare crescere una Federazione che oggi è una realtà straordinaria non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
No Comment