Parigi e Los Angeles organizzeranno i Giochi del 2024 e 2028. Grazie Raggi!
(di Marcel Vulpis) – Grazie sindaca Virginia Raggi: missione compiuta. Verrebbe da dire. Eh sì, perché il più grande sponsor di Parigi (2024) e Los Angeles (2028) è stato proprio lei. Peccato, però, che lei sia romana e prima cittadina della Capitale, non un avversario dell’Italia e di questa metropoli. Ma, sempre lei, ha fatto di tutto (insieme con il suo staff), perché si arrivasse a ritirare la candidatura davanti al CIO, che, chiaramente ha puntato, non senza un grande rimpianto, su Parigi e Los Angeles. Eravamo rimasti in tre per due posti. Non ci vuole uno scienziato per comprendere che ce la saremmo giocata fino alla fine, per non dire “vincere”. Eppure lei ha fatto di tutto, perché la sfida lanciata da Giovanni Malagò (presidente del CONI), insieme all’allora sindaco Ignazio Marino (forse una delle poche cose giuste che ricorderemo di lui), cadesse nel vuoto. Malagò ha cercato di spiegarle che era pronto a dialogare sul dossier, come su tanti altri aspetti operativi del progetto. Ma lei sindaca ha alzato il muro, ha presentato dei dati che giravano da tempo su Google e li ha “battezzati” come inchiesta da Pulitzer. Non ha ascoltato nessuno, se non Beppe Grillo. Ha rimandato al mittente qualsiasi contestazione. Non ha voluto incontrare il presidente del CONI, facendolo persino aspettare davanti al Campidoglio. Lei ha detto NO più per paura di non saper gestire un evento così grande, che per impossibilità di mettere in campo la sfida in esame. Marino aveva dato il via libera, lei ha fatto decadere quel provvedimento per evitare che il CONI, insieme al comune da lei diretto, potesse procedere. Abbiamo perso la possibilità, nel breve, di cambiare il volto di questa città, che sprofonda alle prime gocce d’acqua. Avevamo bisogno di quei soldi per rilanciarci. Soldi che adesso lei chiede al governo (prima Renzi oggi Gentiloni), ma erano lì sul piatto “targato” CIO. Bastava vincere, invece ha preferito fare harakiri. Purtroppo, non sarà mai ricordata negli annali come prima sindaca donna di Roma, ma come il sindaco che ha detto NO al rilancio della città, attraverso lo Sport. Sarà un “ricordo” che lei non cancellerà mai nella mente di chi ama lo Sport come noi. La missione è compiuta: ha vinto Parigi e Los Angeles. Spero solo che sia almeno felice e consapevole degli effetti negativi collegati alle sue azioni. Per questa ragione non sarà mai la mia sindaca, mi dispiace. Ma ci piace essere coerenti. Lei ha “ammazzato” il sogno olimpico di una città che non è solo dei suoi elettori (pentastellati), ma anche e soprattutto dei 2,8 milioni di persone che la abitano e che lei ha preferito non vedere, né ascoltare.
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