“Voragine Parma”. I debiti dei ducali sono saliti a 218 milioni e 400 mila euro al 17 febbraio scorso. Ben 20 milioni in più rispetto all’insolvenza dell’ultimo bilancio approvato al 30 giugno del 2014. Il debito sportivo è definito “ingente”: stimato in 74 milioni di euro, di cui 63 nei confronti dei calciatori tesserati.

Crescono anche i debiti tributari: 25 milioni, più un milione e 940 mila euro verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale. L’esposizione con le banche è di 10 milioni, sfiora i 20 quella con altri finanziatori.  Ai fornitori il Parma FC deve circa 36 milioni di euro, alle società controllanti 57 milioni di euro. Il patrimonio netto? Un buco passivo di 46 milioni 696 mila  euro. Uno stato di insolvenza “conclamato e irreversibile”. 

Entro tre giorni, si legge su Repubblica.Parma, la società dovrà depositare in tribunale i bilanci e le scritture contabili, mentre i creditori potranno presentare le proprie domande entro trenta giorni dall’udienza durante la quale si procederà all’esame dello stato passivo, fissata per il 21 maggio alle 11.