PAROLE DI PIETRA
"PAROLE DI PIETRA"
"Nessun Paese in Europa ha legato le fortune economiche del calcio di vertice (serie A e B) alla vendita dei diritti tv. I ricavi da stadio nei più importanti campionati europei arrivano al 35%; in Italia non si supera il 15%, perché l’impianto non è di proprietà dei club e dunque i ricavi si limitano al solo evento calcistico. Tutti insistono sulla necessità di costruire stadi di proprietà, ma la situazione si evolve con terribile lentezza e chissà se l’Europa ha tempo di aspettare il calcio italiano".
tratto da Il Corriere della Sera – articolo a firma di Fabio Monti – 15 luglio 2008
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No, l’Europa non ha tempo di aspettarci, anche se noi come Paese e come sistema crediamo sempre di essere più furbi degli altri. L’Italia è una nazione dove si fanno (sulla carta, perchè nella realtà rimane tutto lettera morta) gli impianti solo quando c’è l’assegnazione di un grande evento sportivo. Nel resto dell’Unione europea si fanno e basta. Non c’è bisogno di una kermesse per mettere in circolo le risorse finanziarie. Il problema è che l’attuale classe dirigente politica e imprenditoriale non è al passo con i tempi, anche se i premi per l’eccellenza economica sono all’ordine del giorno. E tutti, chi più chi meno, sono destinari di queste buffonate auto-referenziali. Siamo ridicoli e patetici e neppure più ce ne accorgiamo. Il problema è che lo capiremo troppo tardi, quando non ci sarà più nemmeno il Paese. Perchè se lo saranno mangiato tra truffe, sovrafatturazioni e schifezze di tutti i tipi. Ma l’importante è pensare che siamo campioni del Mondo e andare in vacanza ad agosto. Poi se l’intero sistema sta franando chi se ne frega.
Marcel Vulpis – direttore agenzia stampa Sporteconomy.it
Il commento di Fabio Monti sul "Corsera" sul tema del sistema calcio italiano (rapportato a quello europeo). Da 10 con lode in un mondo di "nani" che credono di essere giganti.
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