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Partite truccate, risoluzione UE

Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che invoca un approccio comune e concertato da parte dei portatori di interesse al fine di combattere il fenomeno delle partite truccate nel calcio e in altri sport. La UEFA è impegnata a fondo a estirpare le combine e la corruzione dal calcio.

Il Parlamento ha sollecitato un approccio coordinato e a vasto raggio nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata – attualmente intrapreso attraverso l’impegno delle organizzazioni sportive, della polizia nazionale, delle autorità giudiziarie e degli operatori delle scommesse, promuovendo il dibattito e scambiando informazioni e prassi migliori.

La UEFA considera le partite truccate uno dei pericoli principali per il benessere e l’integrità del calcio, ed è determinata a tutelare la corretta gestione delle proprie competizioni. In linea con una delle mozioni adottate nella risoluzione del Parlamento Europeo, la UEFA adotta una politica di tolleranza zero nei confronti di coloro i quali sono trovati colpevoli dei suddetti reati.

“Se i risultati delle partite si conoscono prima che abbiano luogo, non ha senso che vengano giocate – ha dichiarato il presidente della UEFA Michel Platini, esprimendo soddisfazione per la risoluzione -. I bambini smetterebbero di giocare al calcio, e le persone di andare allo stadio. Siamo determinati a combattere chi imbroglia e trucca i risultati, e infliggeremo pesanti sanzioni a chiunque sia trovato colpevole di manipolare il risultato di una partita”.

L’organo di governo del calcio europeo si avvale di un sistema di individuazione di frodi legate alle scommesse (BFDS) che monitora tutte le partite delle competizioni UEFA, circa 2000 partite a stagione, nonché oltre 30000 gare di campionato e coppa nazionale nelle 53 federazioni affiliate.

L’approccio della UEFA prevede inoltre la prevenzione attraverso l’educazione; monitoraggio e segnalazione grazie alla collaborazione con l’industria delle scommesse; e intervento attraverso punizioni e sanzioni disciplinari.

La UEFA ha sollecitato inoltre una vasta collaborazione tra organi sportivi e statali per eliminare le combine dal calcio. A tale scopo si avvale di funzionari che operano nelle 53 federazioni e lavorano contro le combine a livello nazionale e collaborano con la UEFA su qualsiasi questione riguardante le loro partite e la partecipazione delle loro squadre in competizioni UEFA.

La risoluzione del Parlamento Europeo esorta gli stati membri dell’Unione Europea a inserire la combine nel proprio diritto penale e a stabilire sanzioni comuni minime; a creare speciali unità di forze dell’ordine per combattere tale fenomeno e a fungere non soltanto come anello di comunicazione e cooperazione con i portatori di interesse ma anche come centro informazioni a cui gli operatori del settore delle scommesse possono fornire dettagli su modelli di scommessa anomali.  

Nella risoluzione, l’UE chiede agli stati membri di aumentare la collaborazione in materia di diritto europeo attraverso squadre investigative e collaborazione tra autorità inquirenti, e sottolinea la  necessità di misure per contrastare siti web di scommesse illegali e le scommesse anonime. Inoltre, va favorito la scambio di informazioni su soggetti coinvolti o puniti per reati di combine.

La Commissione Europea e gli stati membri UE sono chiamati nella risoluzione a instaurare rapporti di collaborazione con paesi terzi (non membri della UE) per contrastare la criminalità organizzata coinvolta nelle combine. Tra questi paesi terzi sono compresi quelli che la risoluzione chiama “paradisi di scommesse asiatici”, che possono essere coinvolti in combine riconducibili a scommesse su eventi sportivi che si svolgono all’interno dell’UE.

Infine, la risoluzione sottolinea l’importanza, in particolare per le organizzazioni sportive, di educare gli atleti uomini e donne, nonché i consumatori, a partire da giovani sui pericoli di tale piaga. Inoltre, esorta a stilare codici di condotta per staff, calciatori, arbitri, staff medico e tecnico e dirigenti federali, sottolineando le possibili sanzioni in caso di combine e l’obbligo di denunciare qualsiasi avvicinamento per combinare una partita, o la conoscenza di tale reato. 

uefa.com


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Marcel Vulpis

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