Per il Times i diritti tv della Premier League valgono 10 miliardi di sterline
(di Edoardo Lazzari) – Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico “The Times“, gli incassi della English Premier League provenienti dagli accordi sui diritti televisivi internazionali per le prossime tre stagioni supereranno la cifra record di 10 miliardi di sterline: per la prima volta nella storia della Lega gli incassi provenienti dagli accordi interni al Regno Unito saranno minori rispetto agli accordi internazionali, in crescita del 30%.
Il “Times” riporta i dati elaborati da un meeting londinese tra presidenti ed azionisti dei club, in cui è stato stimato che gli accordi internazionali per il triennio 2022-2025 frutteranno 5.3 miliardi di sterline a fronte dei 5.1 miliardi ricavati dal mercato domestici. La cifra totale di 10.5 miliardi di sterline tiene conto anche di alcuni contratti commerciali. Le offerte internazionali più redditizie risultano essere quella oltreoceano dell’emittente statunitense NBC, legata alla Premier League da un accordo fino al 2028 da circa 2 miliardi di sterline, e quella con NENT che coprirà l’area scandinava per la stessa cifra.
SuperSport si è aggiudicato i diritti triennali dell’area sub-sahariana per 500 milioni di sterline e BeIn Sport coprirà la distribuzione in Medio Oriente per 367 milioni di sterline; il contratto con ESPN per quanto riguarda il Sud America vale invece 250 milioni di sterline. Nella zona europea spicca la ricca offerta da 511 milioni di sterline fino al 2028 della serba Telekom. In Francia, Repubblica Ceca e Slovacchia Canal Plus trasmetterà per tre anni la Premier League pagando 300 milioni di sterline: allo stesso prezzo Sky Deutschland distribuirà le partite in Germania, Austria e Svizzera.
Il “Times” informa inoltre che i clubs di Premier League presenti al meeting, date le garanzie finanziarie provenienti dagli introiti televisivi, sono intenzionati a trattare con la English Football League e con il governo inglese la nuova quota dei pagamenti di solidarietà. Secondo la proiezione della Premier League dello scorso anno, in tre anni la cifra sarebbe dovuta passare da 1.5 a 1.6 miliardi di sterline grazie agli accordi interni con i broadcaster inglesi (Sky, BT Sport, Amazon e BBC). Per quanto riguarda la gestione interna della Premier League, i premi stagionali per il piazzamento finale in classifica potrebbero aumentare in maniera consistente: il vincitore del campionato potrebbe guadagnare 176 milioni di sterline a fronte del premio disponibile per la stagione odierna (153 milioni), mentre l’ultimo classificato si aggiudicherebbe 106 mln di sterline, 9 in più rispetto agli attuali 97.
L’opinione riportata dal “Times” di Kieran Maguire, espero di finanza del calcio, pone l’accento sui rischi del sorpasso del mercato internazionale rispetto a quello domestico: “la Premier League sta raccogliendo i frutti dell’inseguimento, iniziato negli anni 90, ai mercati esteri ed è ad ora certamente la lega più popolare al mondo. Un effetto indesiderato potrebbe essere la crescente domanda di differenti fasce orarie per le partite inglesi, al fine di venire incontro ad un’audience globale. I broadcaster internazionali possiedono i diritti di tutte le 380 partite, ma pretenderanno certamente meno partite in contemporanea possibile”.
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