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PEREZ (REAL MADRID) CI METTE LA FACCIA SPIEGANDO LE RAGIONI DELLA SUPERLEGA EUROPEA
(di Leonardo Zermo) – Dalla nascita della Superlega Europea, Florentino Perez, presidente del Real Madrid e della nuova lega, è il primo a esporsi, difendendo le ragioni dei dodici club fondatori in un’intervista a Chiringuito Tv.
Dopo le tonanti dichiarazioni del presidente della UEFA Alexander Ceferin, arriva la risposta del numero uno del Real Madrid e della Superlega, nonché il massimo ideatore del progetto, ovvero Florentino Perez: “Molti club importanti in Spagna, Italia e Regno Unito si trovano in una situazione finanziaria pessima. La Superlega salverà finanziariamente i club. Il calcio deve evolversi come ogni cosa nella vita, deve adattarsi ai tempi in cui viviamo adesso. Il calcio deve cambiare per essere più attraente a livello globale. Volevamo fare la Superlega, la pandemia ci ha dato urgenza”.
Perez ha poi continuato difendendo la Super League: “Non è un campionato chiuso. Chi si guadagnerà i cinque posti disponibili potrà giocare con le altre migliori squadre del mondo”. Il patron del Real Madrid ha in mente di collaborare con la UEFA: “Parleremo con l’Uefa come abbiamo detto nel comunicato. Dobbiamo discutere i 5 posti a disposizione nella Superlega.”.
Sui minacciosi provvedimenti ha aggiunto: “I giocatori non saranno banditi dalle competizioni internazionali se si uniscono alla Superlega. È impossibile, lo assicuro al 100%”. Su gli altri club fondatori: “Non abbiamo ancora invitato PSG e Bayern, gli spiegheremo il progetto. Se si rifiutano di entrare non si cancella la Superlega”.
Ha commentato anche la nuova versione della Champions League: “Il nuovo formato per il 2024 è qualcosa di assurdo. Non ho alcun interesse personale a farla”. Infine il presidente della Superlega ha parlato della possibile data di partenza: “Se potremo iniziare la Superlega ad agosto lo faremo. Faremo del nostro meglio per farla iniziare quest’anno. Ne parleremo con Uefa, Fifa e non solo. Se non troveremo un accordo con la Uefa, non torneremo indietro”.
Nel mentre continuano ad arrivare disappunti dal mondo del calcio. Cairo ha attaccato Agnelli e Marotta: “La Superlega è da traditori, non andrà in porto”. Mentre hanno espresso la loro opinione a sfavore altri addetti ai lavori, tra cui i giocatori Herrera, Ozil, Reina, Luis Alberto, Lovren, Bruno Fernandes, Cancelo e Milner, gli ex calciatori Toni, Lineker, Cantona, Neville e Podolski, ma anche allenatori come Bielsa e Klopp.
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