Calcio.Internazionale

Pieno di sponsor per i finalisti del Pallone d’Oro

Tre podi per tre personalità diverse: da un Iniesta che ostenta semplicità nei suoi Levi’s jeans, a un timido Messi impegnato nel sociale (è testimonial Unicef) fuori dal campo di calcio, ad un Ronaldo che rappresenta il calciatore metrosexual per eccellenza.
Oltre che calciatori di talento, i tre sono diventati dei veri e propri prodotti commerciali “glocal” (piacciono ad aziende nazionali e multinazionalu. Se CR7, marchio con il quale è noto il fantasista del Real Madrid, in Portogallo ha appena rinnovato il contratto che lo lega da nove anni alla Bes (Banco Espírito Santo) fino al 2014, il suo volto è ormai un simbolo sul mercato mondiale per marchi come Nike,
Castrol e Konami. 

Solo nel 2011, per Forbes, il sex simbol lusitano ha guadagnato quasi 33 milioni di euro, 21 dei quali provenivano da contratti sponsorizzativi.
La “Pulce” Messi si aggiudica invece il mercato latinoamericano, dove con Telefónica e RepsolYPF domina i media. Oltre alla partnership tecnica
con Adidas, il suo volto troneggia nelle pubblicità di PepsiCo, Herbalife, EA Sports, Cherry, Audemars Piguet, Dolce & Gabana, Gatorade, Danone e Damm. Sempre stando ai dati di Forbes, l’argentino
intasca poco più di 30 milioni di euro l’anno.
Tra i tre resta in coda Andres Iniesta (calciatore dal tocco sopraffino), che guadagna 7 milioni di euro, secondo France Football. I suoi investimenti sono tutti nella bodega di vini di famiglia e di recente ha deciso anche di investire nell’Albacete, il club del territorio di provenienza di Iniesta.

Il Pallone d’oro è un affare per le icone del calcio. Il prossimo 7 gennaio a Zurigo verrà assegnato il 56° trofeo, gestito ormai da un triennio da France Football (fondatore del premio) e la FIFA. In lizza
tre top player: Lionel Messi (pallone d’oro uscente), Andres Iniesta (l’outsider di lusso), Cristiano Ronaldo (l’erede ideale di Beckham nello show biz mondiale).
Un premio al talento individuale (al miglior calciatore e allenatore) nel segno del business sempre più spinto. Negli ultimi dieci anni ad avere la meglio sono stati i testimonial del binomio
Nike-Adidas. Uniche eccezioni a questo predominio in ambito marketing, Nedved nel 2003 e Shevchenko l’anno successivo, che vestivano rispettivamente Uhlsport e Lotto.

Previous post

TV - Una serie tv dedicata al tifo romanista

Next post

Eurobasket - Final four alla O2 Arena di Londra

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *