Pistone (Com.It.): “…troppa differenza tra introiti erario e debiti società calcio”
Il deputato dei Comunisti Italiani, Gabriella Pistone, ricorda che il rappresentante del Governo in risposta ad una interrogazione dell’on. Sergio Rossi, nella seduta del 13 ottobre 2004, ha fornito dati in merito all’adesione da parte delle società di calcio alla sanatoria prevista dalla legge 27 dicembre 2002, n. 289.
In particolare, in tale occasione il Governo ha affermato che 25 società avrebbero integrato gli imponibili per gli anni pregressi versando come prima rata appena 90.882 euro su 5.375.172 (poco meno di un sessantesimo); 92 società avrebbero definito gli anni pregressi in modo automatico versando come prima rata appena 873.945 euro su 9.961.933 (poco meno di un dodicesimo); 78 società avrebbero versato, per ritardati ed omessi versamenti, come prima rata, 2.056.088 euro su 533.492.908 (poco più di un duecentocinquantesimo).
In sostanza, su un complesso di 548.767.013 euro dovuti al Fisco sono state versate come prima rata appena 3.020.915 euro. Secondo il parlamentare comunista sulla base dei dati forniti dal Governo appare assolutamente eccessivo lo scarto tra l’ammontare dovuto e la prima rata versata. Per questo chiede di conoscere quali siano i criteri adottati nelle rateazioni, quale sarà l’introito prevedibile a fine 2004 alla scadenza delle ultime rate, quali siano state, tra il 1997 ed il 2002, le attività di accertamento svolte, quali siano i motivi di eventuali omissioni nei controlli, se risponda a verità che alla fine del 2003 l’esposizione debitoria nei confronti dell’erario era, per la Lazio, di 113,9 milioni di euro, per la Roma di 106,6 milioni, per il Milan di 21,6 milioni, per l’Inter di 21,7 milioni, per il Parma di 17,7 milioni e per la Juventus di 9,3 milioni, e se, per quanto riguarda la sanatoria per ritardati o omessi versamenti che potevano essere sanati al 31 dicembre 2003, tutti i club interessati abbiano pagato correttamente la prima rata, tenendo conto che la somma versata è pari ad appena lo 0,4 per cento – riproduzione riservata
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