Più di 200 cv per il nuovo CdA dell’erigenda Sport e Salute. Tanti i nomi di ex atleti, imprenditori e docenti
L'”Ufficio per lo Sport” della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha informato lo scorso 22 febbraio di aver chiuso l’avviso per la presentazione di candidature per la carica di componente del Consiglio di amministrazione di “Sport e Salute SpA”: giunte oltre 200 domande, di cui circa il 15% donne.
Nei prossimi giorni si procederà all’istruttoria tecnica delle domande pervenute e quindi alla redazione dell’elenco dei candidati ammissibili, che verrà messo a disposizione delle autorità per legge titolate alle nomine.
Nei prossimi giorni si procederà all’istruttoria tecnica delle domande pervenute e quindi alla redazione dell’elenco dei candidati ammissibili, che verrà messo a disposizione delle autorità per legge titolate alle nomine.
Il CdA di Sport e Salute sarà composto da 4 membri: 1 presidente/AD, 3 consiglieri di amministrazione (uno scelto dal MIUR, uno da MinSalute e uno dal CONI, delegato ai rapporti con le Federazioni/DSA ed EPS). Chiuso questo “dossier” si procederà all’individuazione del DG, che verrà scelto presumibilmente dal nuovo presidente/AD insieme ai membri del CdA.
Tra i nomi che stanno circolando vi è, per esempio, l’ex olimpionico ed ex n.1 della FISE, Mauro Checcoli o ancora Diana Bianchedi (ex campionessa di scherma e DG del progetto di candidatura di Roma2024, non andato poi avanti per il “niet” della sindaca Virginia Raggi – nella foto sotto). Si parla anche di manager, professori universitari, atleti (come il canoista friulano, già medaglia d’oro a Londra2012, Daniele Momenti) ed ex parlamentari.
Tra i nomi dei manager è confermato per esempio quello di Andrea Di Maso (nella foto sotto), 45enne imprenditore romano (tra le altre cose anche Cav. al Merito della Repubblica) nel settore della comunicazione/organizzazione eventi sportivi (con esperienze a supporto del CONI e di diversi FSN su diversi progetti).
Nel passato è stato anche nel Comitato Organizzatore del Six Nations di rugby ai tempi del Flaminio, in diversi comitati confindustriali, e, di recente, era arrivato alla fase finale della selezione per il ruolo di “AD” della Federugby (dopo aver superato oltre 650 candidature). Ruolo poi non attivato (a sorpresa) dalla stessa Federazione Italiana Rugby, nonostante il grande lavoro di screening dei curricula (attraverso l’utilizzo di una agenzia specializzata in head-hunting).
Nello specifico, Di Maso è tra gli oltre 200 candidati, che hanno inviato il curriculum vitae rispondendo alla manifestazione d’interesse pubblicata dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio sul sito del Governo lo scorso 7 febbraio (il termine ultimo era la mattina del 22 febbraio).
La nuova struttura (Sport e Salute) acquisirà le funzioni operative fino ad oggi svolte dalla CONI Servizi. Quest’ultima è gestita, ancora oggi, dal binomio Fabbricini-Miglietta. Sport e Salute doveva essere aperta per il mese di aprile, ma potrebbe diventare operativa non prima del mese di luglio.
Al netto di tutto (curricula o meno), la decisione finale sarà esclusivamente di natura politica. Il nome dell’AD/Presidente sarà deciso da Giancarlo Giorgetti, sottosegretario di Stato con delega allo sport. Altri due consiglieri saranno in quota M5S (MinSalute) e Lega (Miur). Il quarto è in quota, invece, al CONI.
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