Cresce l’attenzione dei media e degli sponsor per il “polo”, vero e proprio fenomeno sportivo, che, nell’ultimo quadriennio, è letteralmente esploso.

Soprattutto sotto il profilo sponsoring. “L’Audi Gold Cup- Città di Roma (in programma nella Capitale fino al prossimo 2 luglio) è, ormai, un torneo con costi organizzativi vicini ai 150-200 mila euro”, spiega Maurizio Zuliani, direttore marketing & sponsorship del trofeo capitolino. “Negli ultimi quattro anni siamo riusciti a stringere rapporti di partnership con alcuni tra i più noti marchi del segmento lusso. A partire dal marchio Audi, che è attualmente in pianificazione pubblicitaria con un soggetto “polo” su tre maxi murales cittadini (il più importante è a Piazza di Spagna, ndr) e sulle principali testate nazionali, proseguendo per Deutsche Bank P.W.M. (già presente da anni nel polo europeo) e Jaeger LeCoultre”.

Hanno confermato la loro presenza anche Danesi, Green House, Montegrappa, Ruinart e Cristallo. Quest’anno ci saranno sei team rinforzati dalla presenza di alcuni tra i più noti atleti argentini ed ogni maglia sarà abbinata ad un’azienda-partner.

La crescita degli sponsor è andata di pari passo con l’exposure mediatica. Testate del calibro di “Vanity Fair”, “Vogue”, “Capital”, “AD”, “Dove”, ecc., hanno dato ampia eco a questa antica disciplina sportiva e nella giornata di oggi, in concomitanza della conferenza stampa di presentazione dell’evento, c’è stata l’intrusione della troupe di “Uno Mattina” (RAI), che ha dedicato un lungo servizio al trofeo capitolino targato Audi. Secondo quanto dichiarato dagli organizzatori i costi organizzativi del trofeo sono coperti integralmente dalle sponsorizzazioni. Ma per capire integralmente il business globale dell’iniziativa bisogna considerare anche i costi di partecipazione dei sei team (ogni “patron” si presenta con costi di ingaggio non inferiori ai 60-100 mila euro).