Premier league: Cardiff in prima divisione con la maglia contestata dai tifosi
Dopo 51 anni d’attesa, al Cardiff City si spalancano le porte della Premier League. Per accendere la festa è stato sufficiente il pareggio al Cardiff City Stadium a reti inviolate contro il Watford di Gianfranco Zola. Un punto guadagnato che, con quattro giornate d’anticipo, rende imprendibili i Bluebirds in chiave promozione diretta (fonte: Sky).
Sarà derby nella massima divisione – Già, perché i neopromossi Bluebirds se la vedranno con il sorprendente Swansea di Michael Laudrup, rivelazione in Premier da un paio di stagioni. Non mancheranno quindi duelli sotto la bandiera del Dragone. Ritorno “agrodolce” in Premiership (dopo 51 anni di assenza) per il Cardiff city, già da alcune stagioni di proprietà di un tycoon del Far east. Alla felicità della tifoseria per il raggiunto obiettivo, c’è lo sconcerto per l’utilizzo di colori sociali completamente opposti a quelli della storia del club gallese. Il Cardiff city, infatti, ha sempre avuto la divisa di gara color blu, ma in Malesia, terra dell’attuale proprietario (Datuk Chan Tien Ghee) il blu è il colore che si utilizza abitualmente nei “funerali”, quindi di difficile utilizzo a livello di merchandising sui mercati asiatici. Questa diatriba “cromatica”, che ha effetti chiaramente sul mercato delle vendite all’estero delle maglie del club, ha creato però una vera e propria spaccatura tra management e fan base. Una spaccatura che Datuk Chan Tien Ghee ritiene di poter appianare non appena i fan torneranno a gioire per l’ingresso ufficiale in Premier.
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