Primo sì al decoro securitario. Minniti lancia la sfida agli ultras del calcio e ai manifestanti politici
- Tempi duri per gli ultras del calcio se diventerà legge il ddl di conversione sulla sicurezza urbana, ieri licenziato alla Camera dei Deputati con 230 voti favorevoli (insieme PD e MDP) e 56 contrari (tra questi anche gli ex Sel del MDP).
- Il provvedimento che dovrà essere convertito in legge entro il 20 aprile in virtù della sua natura di straordinaria necessità ed urgenza passa ora al Senato dove approderà mercoledì prossimo in Commissione Affari Costituzionali.
Se non subirà modifiche, si legge sul quotidiano “Il Manifesto”, i sindaci avranno a disposizione un potere di ordinanza finora riservato solo al questore e un provvedimento di allentamento chiamato “mini Daspo urbano“, perché ricorda quelli usati negli stadi di calcio, per ripulire il centro storico delle città da chiunque (non occorre che abbia commesso un reato o che sia indagato).
E dalla sperimentazione negli stadi proviene anche la “flagranza di reato differita“, che, per effetto di un emendamento firmato Mara Carfagna (Forza Italia) e ammesso dal governo Gentiloni, si allargherà ora a tutta la società e potrà essere usata per fermare o arrestare, sulla base delle videoregistrazioni, anche i manifestanti, che siano sportivi o politici, fuori dagli stadi o nelle piazza.
“Una modifica necessaria quella apportata all’art.10 per arginare, ma soprattutto per tentare di prevenire e scoraggiare, episodi come quelli che, ad esempio si sono verificati a Napoli lo scorso sabato 11 marzo”, ha spiegato Mara Carfagna.
Sparisce invece nella notte la norma (in un patto interno tra sinistra e destra) per introdurre, come già avviene in molti Paesi europei ed extra europei i codici di identificazione sulle divise della Polizia (durante le manifestazioni atte a tutelare l’ordine pubblico).
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