Puma e FIGC insieme fino al 2020.
L’attuale accordo (da oltre 14 milioni di euro a stagione) scade in occasione del Mondiale di Russia 2018. L’intenzione è quella di prolungare il contratto per un ulteriore biennio (fino all’Europeo di calcio del 2020). Probabile anche un ritocco verso l’alto di quello che è il partner commerciale più munifico nei confronti della casa del calcio tricolore. In questo modo chiuderebbe il “cerchio” comunicazionale, perché sarebbe legata non solo al team azzurro, ma anche, e soprattutto, ad un tecnico di primissimo livello in ambito domestico e internazionale. La FIGC ha ingaggiato il miglior tecnico possibile presente sul mercato e nell’operazione è stato centrale il supporto economico del brand tedesco di sportswear (rivale diretto di Nike e Adidas in tutte le grandi competizioni sportive). Il primo step di questa singolare collaborazione marketing-economica è la qualificazione per Euro2016 in Francia (primo ostacolo la Norvegia a settembre, preceduta da una amichevole di lusso con l’Olanda). Manca solo l’annuncio ufficiale. Dopo la firma di Antonio Conte, neo c.t. della Nazionale azzurra, Puma (sponsor tecnico della Federcalcio) ha deciso di creare una partnership “figlia dell’innovazione e della recessione”, così come l’ha ribattezzata Carlo Tavecchio, in occasione della conferenza stampa di alcuni giorni fa. Il tecnico salentino diventerà testimonial dell’azienda di abbigliamento tedesco per un cachet non inferiore ai 2 milioni di euro.
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