Punghellini (LND) e Baranca (Federbet) intervengono sul caso Intralot-FIGC
“Leggere certe reazioni politiche, sportive e di stampa sull’accordo che la FIGC ha sottoscritto con un’agenzia di scommesse a livello commerciale (Intralot, nda) non si può che notare che impera in Italia molta demagogia e falso moralismo. Perché non si è intervenuti con uguale comportamento quando grandi professionisti lautamente pagati e autentici simboli per i giovani scommettevano contro la propria Società? Perché non si è presa una posizione di sostegno al Presidente della Figc quando ha chiesto di escludere dalle scommesse il calcio dilettantistico e i Monopoli di Stato hanno risposto negativamente per ragioni di cassa?” lo dichiara su Facebook – William Punghellini responsabile relazioni istituzionali LND
“Condivido vi sia tanta, tantissima ipocrisia in questa polemica, ma credo, altresì, si potesse gestire meglio la faccenda. Bastava investire parte dei proventi in prevenzione e formazione. Qui non si tratta di un problema di ludopatia in generale ma non si può far finta di nulla ed ignorare che la ludopatia esista in forma massiccia tra i calciatori. Senza i soldi delle scommesse il calcio in generale avrebbe problemi. Chi fa polemiche ora, dov’era quando scoppiavano gli scandali ( o dove sarà quando ve ne saranno di nuovi) legati al calcio scommesse ? Vincoliamo le sponsorizzazioni (non solo quelle legate al calcio) a controlli seri sui comportamenti delle squadre (tesserati e no). Non gridiamo per farci belli una volta l’anno ma affrontiamo i problemi con un cambio di cultura”. Francesco Baranca direttore generale Federbet (nella foto in primo piano)
Questi alcuni dei commenti non “allineati” sulle dichiarazioni di politici, istituzioni calcistiche, sindaci (come il primo cittadino di Cesena), che, a vario titolo (l’ultimo ad intervenire è stato il Codacons), hanno manifestato il proprio pensiero su questa querelle in esame.
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