Quando essere ironman non è solo un soprannome, l’esperienza del triathlon da chi l’ha solo guardato come spettatore.
“Che fatica ragazzi”. E’ questo quello che una persona dice quando solo pensa, o addirittura come nel mio caso vede, il triathlon, sport multidisciplinare individuale e anche specialità olimpica. Le tre prove che lo compongono, ossia nuoto, ciclismo e corsa per degli esseri umani sarebbero da praticare singolarmente e a intervalli ben meditati invece loro, che sono “uomini d’acciaio” adempiono al loro ruolo di super uomini (o donne perchè è anche disciplina femminile) con una tale naturalezza che al traguardo arrivano come se niente fosse, sorridendo e rendendosi disponibili ai fotografi e giornalisti. In questa cornice di grande fatica, disciplina e umanità, Alfa Romeo Giulietta, per il secondo anno consecutivo, ha sponsorizzato ed è stata Auto Ufficiale di Ironman, il prestigioso evento di triathlon di lunga distanza che è partito da Pescara il 10 giugno, per poi proseguire con gli appuntamenti di Nizza (Francia) e Francoforte (Germania). Dopo aver supportato con successo l’edizione del 2011, quest’anno il brand ha deciso di partecipare in modo attivo all’Ironman con due novità di assoluto interesse: sponsorizzando il Peperoncino Team e realizzando una struttura innovativa impiegata nella fase di gara. A Pescara quei giorni ho potuto osservare, si solo osservare (nonostante sia un giovane sportivo non sarei in grado di fare nemmeno il 5% del percorso), per la prima volta la bellissima atmosfera del triathlon, dalla disponibilità degli operatori dell’evento al grande entusiasmo del popolo pescarese che salutava il passaggio dei singoli atleti urlando il loro nome scritto sulla pettorina. Insomma complimenti a tutti. Nel bellissimo video qui sotto potete osservare meglio quello da me scritto .
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