Raggi (M5S) si scaglia contro la dirigenza della Roma sponsorizzata da un partner saudita
Ancora polemiche sul caso dello sponsor saudita sulla maglia dell’AS Roma, per i prossimi due firmata dal partner arabo “Riyad Season”. Un’operazione che ha creato imbarazzo in seno al board di Expo2030.
“Trovo inopportuno che la Roma decida di esibire come sponsor sulla maglia il nome della principale città competitor di Roma per ospitare Expo2030, ossia Riyad. Ed è scandaloso che un sindaco come Gualtieri, che conosce bene la società e con cui ha rapporti, rimanga silente su questo“.
Lo ha affermato Virginia Raggi, ex sindaca di Roma, ora consigliera M5S e presidente della Commissione speciale per “Expo 2030″, intervenuta al microfono di Giornale Radio FM durante il programma “Giornale Radio Football Club”.
“La Roma è una società calcistica privata e può fare affari con chi vuole, io contesto solo il momento, perché il 28 novembre ci sarà il voto decisivo per Expo 2023 e siamo tutti impegnati in una lotta ardua per vincere candidatura – ha aggiunto –. In questa fase delicata è una mossa scorretta, potevano aspettare il 29 novembre. Il Campidoglio dovrebbe farsi sentire. Uno sgarbo della Roma? Della dirigenza direi, che non è italiana e probabilmente non ha a cuore la candidatura. Con Sensi o Viola sarebbe andata diversamente”. “Se non c’è conflitto, allora propongo che le squadre della Capitale, da qua a fine novembre, mettano sulla loro maglia il logo Roma Expo 2030, così da portare avanti tutti insieme questa iniziativa”, ha concluso Virginia Raggi.
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